martedì 9 ottobre 2012

ROM a SERAVEZZA: fallito il progetto di rimpatrio assistito. Di nuovo sotto i ponti la famiglie con anziani, donne e bambini. Nuovo esposto presentato alla Magistratura con la denuncia delle illegalità, gli abusi ed il razzismo anti-rom


Seravezza 9 ottobre 2012
i bambini rom chiedono alla Polizia di Stato ed ai Carabinieri 
di essere protetti dal Razzismo degli Amministratori e di
chi istiga e pratica odio razziale. Il 17 agosto 2012 bottiglie molotov
sono state gettate dal cavalcavia contro i bambini e le loro famiglie


Seravezza (Lu) 9 ottobre 2012

Stazione dei Carabinieri di Viareggio (Lu)

Procura della Repubblica
c/o il Tribunale di Lucca
c/o il Tribunale di Pisa
c/o il Tribunale di Firenze

Il sottoscritto Zuinisi Marcello di professione Educatore Professionale, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, residente in Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms) identificatosi tramite documento di identità n° AR 5207074 rilasciato dal Comune di Amelia (Sp) il 29/06/2010

Oggetto:  esposto querela/denuncia contro

Regione Toscana – Direzione Generale diritti di cittadinanza e coesione sociale

Comune di Seravezza – Sindaco Ettore Neri

Silvano Tartarini – Associazione Berretti Bianchi – Seravezza
Avvocato Massimo Focacci – Associazione Berretti Bianchi


Spettabili Procuratori delle Repubblica.

Attraverso questa lettera voglio continuare a portarvi a conoscenza di gravi abusi istituzionali che si stanno verificando da mesi nella Regione Toscana ed in particolare nelle città di Seravezza (Lu)  ed in tutta la Versilia ai danni delle comunità rom presenti.

Il 15 giugno 2012, il Ministro dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi, titolare del Dicastero ha inviato, con protocollo MCII 0001995, una lettera con  disposizioni impartite alle istituzioni per attuare la strategia nazionale di inclusione della popolazione Rom. (allegato 1)

Il documento indirizzato al Ministero degli Interni, alle Prefetture, alle Regioni, alle Province ed a tutti i Comuni d’Italia contiene le linee di indirizzo a cui tutti i soggetti operanti nel pubblico e nel privato devono attenersi per raggiungere gli obiettivi preposti e prefissati nel quadro europeo secondo un modello di “governance” multidimensionale.

Con la comunicazione n. 173 del 5 aprile 2011 recante “Quadro dell’UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020”, la Commissione Europea ha affermato l’improcrastinabile esigenza di superare le situazione di emarginazione economica e sociale della principale minoranza d’Europa.

Il provvedimento europeo – muovendo dalla considerazione che l’inclusione dei Rom comporterà non solo vantaggi sociali, ma effetti positivi sul piano economico, sia per i Rom, sia per le comunità di appartenenza – ha sollecitato tutti gli Stati membri all’adozione o allo sviluppo di una impostazione globale per la loro integrazione e per il sostegno di alcuni obiettivi di rilevanza primaria: accesso all’istruzione, all’occupazione, all’assistenza sanitaria ed all’alloggio.

Lo Stato Italiano ha sottoscritto la comunicazione n. 173 del 5 aprile 2011 con la firma dell’accordo quadro apposta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dall’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Il Consiglio dei Ministri ha varato il 24 febbraio 2012 il documento “strategia nazionale di inclusione dei Rom in attuazione comunicazione commissione europea n. 173” indicando quale punto di contatto nazionale - PCN – per l’attuazione della stessa l’UFFICIO NAZIONALE ANTIDISCRIMINAZIONI RAZZIALI – UNAR.

Il 22 maggio 2012 la Commissione Europa si è espressa sul documento: pur criticandone alcune parti di debolezza del documento ha invitato lo Stato Italiano ad applicare concretamente ed attuare la strategia. Sul territorio saranno definiti TAVOLI REGIONALI e LOCALI con rappresentanti della Amministrazioni periferiche statali, delle regionali, delle province e dei comuni con il coinvolgimento delle Associazioni e degli Enti della Società Civile impegnate nella tutela delle COMUNITA’ ROM e di RAPPRESENTANTI delle medesime comunità.

L’ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM ha aderito ufficialmente alla STRATEGIA di INCLUSIONE per la COMUNITA’ Rom il 29 febbraio 2012 attraverso un proprio documento ed uno STATUTO nel quale si fondano i cardini per la nascita di CONSIGLI NAZIONALI - Regionali e Locali – ROM creando i presupposti per lo sviluppo di un DIALOGO tra PARI come previsto dall’accordo quadro n. 173 del 5 aprile 2011. e ribadito nella comunicazione della COMMISSIONE EUROPEA il 24 ottobre 2011 con protocollo JUST/D4 IN/st/ Ares (2011) 1133029. Su incarico della Commissione Europea e della FRA – European Union Agency for Fundamental Rigth abbiamo realizzato nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre 2011 una indagine qualitativa sulla condizione di vita della popolazione Rom in tutta la Toscana. All’interno delle riunioni dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa svoltesi in Toscana abbiamo invitato le SS.LL a tavoli di confronto ed elaborazione di una strategia di inclusione.


Massa, Via Ricortola 166 -  3 ottobre 2012
Basta Razzismo - Siamo tutti Rom
Marcello Zuinisi - legale rappresentante
Associazione Nazione Rom


Al fine del pieno successo delle iniziative che con l’adozione della Strategia si è voluto intraprendere, un ruolo primario primario sarà svolto dalle SS.LL. attraverso il più ampio supporto alle iniziative da realizzarsi con l’UNAR – Punto di Contatto Nazionale e con la partecipazione ai Tavoli Regionali e Locali Il Ministro dell’integrazione e Cooperazione internazionale Andrea Riccardi  confida nella collaborazione delle SS.LL.
Per l’attuazione della Strategia di Inclusione per la popolazione Rom.

L’Associazione Nazione Rom, il 12 aprile 2012, ha consegnato ufficialmente alla Regione Toscana – Assessorato al Welfare di Salvatore Allocca, al Comune di Pisa e ai comuni interessati dalla presenza della comunità Rom la richiesta di convocazione di un Tavolo Regionale e Locale di inclusione per la popolazione Rom chiedendo la coerente applicazione della Strategia varata dal Consiglio dei Ministri il 24 febbraio 2012

La Regione Toscana le Prefetture ed i Comuni omettono nelle proprie disposizioni amministrative la Strategia di Inclusione Sociale per Rom, Sinti e Camminanti continuando una pratiche lesiva della dignità umana, delle direttive europee 2004/38/Ce sulla libera circolazione, della direttiva europea 2000/43/Ce sulla non discriminazione e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.  La vicenda in atto nel Comune di Seravezza  ed il “rimpatrio assistito” delle famiglie Rom presenti sotto il cavalcavia della Stazione di Querceta l’esempio dell’ennesima deportazione e truffa legalizzata ai danni della popolazione rom in atto in Toscana.

Per l’Attività di rappresentanza della popolazione Rom lo scrivente ha subito intimidazioni e minacce di morte denunciate alla Pubblica Autorità il 1 ottobre 2011 ed il 2 ottobre 2012 (allegato 3)

Massa 3 ottobre 2012
Minacce e razzismo contro l'Associazione Nazione Rom


Alcuni cittadini europei di etnia Rom che avrebbero accettato il piano dei “rimpatri assistiti” sono stati espulsi dalla Prefettura di Lucca pochi giorni prima della “libera partenza” per la Romania avvenuta in in gran silenzio il 21 luglio 2012. E’ il caso di Adrian Iancu che riceve notifica di ordine di espulsione il 9 luglio 2012 dal Commissariato di Forte dei Marmi – Ufficio Immigrazione. Nella notifica il cittadino Adrian Iancu viene invitato a presentare ricorso entro 20 giorni quando il termine stabilito dalle direttive europee 2004/38/Ce è di 30 giorni. L’espulsione ordinata dal Prefetto di Lucca dott. Maccari è del 26 luglio 2010. Adrian iancu è presente in Italia dal 2004, è cittadino europeo, ma viene ugualmente espulso. (allegato 2)

Prefettura di Lucca - 9 luglio 2012
notifica espulsione per il cittadino rom Incu Adrian


Secondo la Regione Toscana – Cabina di regia di Matteo Giordano ed Assessore Salvatore Allocca, il Comune di Seravezza – Sindaco Ettore Neri, Assessore al Sociale Roberta Lombardi, Responsabile Politiche Sociali Alessandra Foffa e Associazione Onlus Berretti Bianchi – responsabile politico Silvano Tartarici ed Avvocato Massimo Focacci Adrian Iancu avrebbe accettato liberamente di tornare in Romania.

Il 18 giugno 2012 la Regione Toscana violando le direttive governative del 15 giugno 2012 (protocollo MCII 0001995) approva delibera n. 544 per piano inserimento Rom Comune di Seravezza. Il piano esplicitato nel piano A allegato alla delibera prevede la creazione di una Azienda Agricola a Gruia in Romania e la ristrutturazione delle abitazioni delle famiglie Rom. (allegato 3a, 3b)

Il 21 settembre 2012 si tiene a Firenze il convegno di studio organizzato dalla Regione Toscana e Fondazione Michelucci. Ampio spazio viene dato alla Cabina di Regia  Rom della Regione Toscana Matteo Giordano, all’Assessore al Sociale del Comune di Seravezza Roberta Lombardi, al Responsabile Politico dei Berretti Bianchi Silvano Tartarini ed al Consigliere Nazionale di AIZO Angelo Gandolfi. I relatori esprimono davanti al Vice Prefetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale Angelo Carbone le lodi all’azione di rimpatrio assistito garantendo del pieno successo dello stesso. “Tutti i beneficiari lavorano e hanno ristrutturato la propria casa” sono le loro parole. Silvano Tartarini consegna, ai margini del convegno le “foto” provanti il successo del progetto al funzionario della Regione Toscana Giovanni Lattarulo.

Firenze 21 settembre 2012 - convegno rom organizzato dalla Regione Toscana
Il Vice Prefetto del Ministero Integrazione e Cooperazione Internazionale
Angelo Carbone e Nanu Ghiocel rappresentante delle famiglie Rom
di Firenze in Piazza Santissima Annunziata ascoltano le relazioni
della Cabina di regia rom della Regione Toscana


La realtà è invece completamente diverse da quella presentata al Vice Prefetto Angelo Carbone. In Romania a Gruia si è consolidata, nei mesi, la TRUFFA LEGALIZZATA denunciata dallo scrivente alla Magistratura dal 2 luglio 2012 attraverso numerosi esposti. Nel mentre i responsabili della DEPORTAZIONE ETNICA tessevano le lodi alla loro azione le famiglie Rom di Gruia hanno iniziato a tornare a Seravezza spinte da necessità primarie: i bambini hanno fame, l’azienda agricola non produce nessuna ricchezza, le case non sono state restaurate 
( tranne tre camere), non c’è corrente elettrica.

I primi cittadini europei di etnia Rom a rientrare a Seravezza sono Elisabetta Raducan (Barca) insieme ad alcuni familiari e Lola insediatasi a Pietrasanta. In particolare è Elisabetta Barca a presentarsi ai Carabinieri di Querceta (Lu) con la volontà di protocollare denuncia per i torti e la truffa subita. I responsabili dell’Associazione Onlus Berretti Bianchi invece di difendere le esigenze primarie di donne e bambini attaccano pubblicamente l’Associazione Nazione Rom e la società civile rom di Gruia attraverso lettere diffamatorie inviate alle istituzioni in data 9 ottobre 2012. (allegato 4)


Elena Raducan e la sua famiglia
rimpatriati in Romania e tornati in Toscana

Altri cittadini rom, intere famiglie tornano a Seravezza nel corso degli ultimi cinque giorni. Adrian Iancu con moglie e tre piccoli bambini sono costretti a sistemarsi sotto un ponte accanto alla Stazione ferroviaria di Querceta/Forte dei Marmi. Contattano Silvano Tartarini chiedendo un aiuto., una roulotte dove vivere. La risposta del responsabile politico dei Berretti Bianchi è: “non ho più soldi, non posso fare niente per voi”

Adrian Iancu contatta l’Associazione Nazione Rom denunciando la truffa subita da parte della Regione Toscana, Comune di Seravezza ed Associazione Onlus Berretti Bianchi. 

Seravezza (Lu) 9 ottobre 2012
Adrian Iancu ed i suoi bambini
dormono sotto i ponti di Seravezza


Domenica 7 ottobre la famiglia supportata dallo scrivente si reca nella Chiesa di Sant’Antonio a Ripa – una frazione di Seravezza. Con la musica suonata da una chitarra si chiede solidarietà ai fedeli accorsi per la messa celebrata da Don Roberto. La risposta dei fedeli è quella della solidarietà. Don Roberto si mette a disposizione e contatta il Responsabile della Caritas di Pisa ed il Vescovo della diocesi. La richiesta è quella di poter avere una camera per non far dormire i bambini sotto il ponte.

Seravezza (Lu) 7 ottobre 2012
la famiglia di Adrain Iancu si rivolge
alla Chiesa di Sant'Antonio a Ripa
Comune di Seravezza

La mattina del 9 ottobre, l’intero nucleo familiare si reca insieme allo scrivente nel Comune di Seravezza dove viene richiesto un appuntamento urgente con il Sindaco Ettore Neri. Nel mentre si attendeva una risposta è apparso al primo piano il Sindaco di Seravezza che sollecitato dallo scrivente ad occuparsi del nucleo familiare rispondeva: “ci sono tanti bambini che sono poveri. A me di loro non frega niente” ed allontanandosi aggiungeva “non mi rompere i ciglioni”. Le frasi venivano dette di fronte allo scrivente,ai genitori dei bambini ed ai bambini stessi.

La responsabile delle Politiche Sociali del Comune di Seravezza si trovava a soli cinque metri dal luogo dove avveniva l’ennesima discriminazione razziale, un abuso dei più elementari diritti umani. Tre piccoli bambini dormono al freddo, sotto l’acqua ed il Sindaco esprime il concetto di mussoliniana memoria: “Non mi frega niente”. Alessandra Foffa veniva sollecitata ad intervenire ma questa affermava: “chiamate Silvano Tartarini”

Sconcertati da un atteggiamento del più elementare disprezzo dei diritti umani l’intero nucleo si allontanava dal Comune e si dirigeva alla Stazione dei Carabinieri di Querceta, dove Andrian Incu esplicitava al Brigadiere di turno di voler precedere a denuncia verso Silvano Tartarini. Il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Querceta contattava quindi il Comando della Stazione dei Carabinieri di Viareggio, titolare delle indagini che la Procura di Lucca sta conducendo sugli abusi in atto da mesi sul territorio della Versilia.

Nella sala di attesa lo scrivente contattava quindi l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR riferendo ogni singolo dettagli agli abusi e discriminazioni in corso. E’ lo stesso Adrian Incu a parlare telefonicamente con UNAR e denunciare gli abusi subiti.

Usciti dalla Stazione dei Carabinieri di Querceta l’intero nucleo tornava sotto il Ponte di Seravezza. Altre famiglie nel frattempo giunte da Gruia – Romania denunciavo allo scrivente di aver subito una truffa. Erano partite per Gruia convinti che avrebbe realmente trovato un progetto di accoglienza. Le loro case non sono state restaurate, non c’è niente da mangiare, il freddo intenso è già arrivato in Romania. 

Con le lacrime negli occhi, la disperazione e la rabbia di chi è stato letteralmente deportato ed ingannato il cittadino Rom Nicolae Pavel e sua moglie Elisabetta Pavel mostrano le foto della loro umile casa di Gruia: “il tetto sta crollando” aggiungendo “in Romania è freddo, non c’è da mangiare”.

Nicolae Pavel e sua moglie Elisabetta mostrano le foto 
della loro casa a Gruia in Romania. Vittime del progetto
di "rimpatri assistito" varato dalla Cabina di regia rom 
della Regione Toscana chiedono una casa ed un lavoro

Accanto a lui un'altra tenda dove vive il nipote. Nico Dumitru abita in questa tenda insieme a sua moglie Anita. Lei è incinta di un bambino. A distanza di soli due mesi e mezzo le famiglie Rom sono costrette a vivere sotto i ponti di Seravezza.

Sono decine i cittadini rom di Gruia tornati a Seravezza ed in Versilia vittime di un “progetto di rimpatrio assistito” che si è rilevato nella sua cruda realtà. L’unico obiettivo perseguito dalle amministrazioni locali è stato quello di allontanare quanti più famiglie rom dal territorio. Un progetto di DEPORTAZIONE.


Nico e sua moglie Aremia vivono di nuovo sotto i ponti del Comune di Seravezza
Aremia è incinta ed aspetta un bambino. Dove sono i diritti umani in Toscana?


Le altre famiglie Rom che vivevano nel territorio sono state dislocate nei Comuni di Forte dei Marmi (SP 54), Pietrasanta, Seravezza, Ponte a Stazzema. Per nessuna di loro è stato offerto una accoglienza rispettosa delle direttive governative ed europee. Non c’è acqua, ne luce, ne servizi igienici.

Comune di Forte dei Marmi - Strada provinciale 45
Le famiglie Rom vivono sulla strada senza acqua
luce e servizi igienici. Questa è la l'accoglienza della
Regione Toscana e della Versilia?

Nel territorio stanno rinascendo dei campi formati da tende e baracche. Le condizioni di vita sono assolutamente precarie. I topi continuano ad assaltare donne e bambini.


Versilia Storica - baracche, tende e topi
i diritti umani sono violati nella Regione Toscana

L’ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM ha aderito ufficialmente alla STRATEGIA di INCLUSIONE per la COMUNITA’ Rom varata dal Governo Italiano  il 29 febbraio 2012 attraverso un proprio documento ed uno STATUTO nel quale si fondano i cardini per la nascita di CONSIGLI NAZIONALI - Regionali e Locali – ROM creando i presupposti per lo sviluppo di un DIALOGO tra PARI come previsto dall’accordo quadro n. 173 del 5 aprile 2011. e ribadito nella comunicazione della COMMISSIONE EUROPEA il 24 ottobre 2011 con protocollo JUST/D4 IN/st/ Ares (2011) 1133029.

Su incarico della Commissione Europea e della FRA – European Union Agency for Fundamental Rigth abbiamo realizzato nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre 2011 una indagine qualitativa sulla condizione di vita della popolazione Rom in tutta la Toscana. All’interno delle riunioni dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa svoltesi in Toscana abbiamo invitato le SS.LL a tavoli di confronto ed elaborazione di una strategia di inclusione. Il monitoraggio delle condizioni di vita della Popolazione Rom presente in Toscana è costante. Quotidianamente vengono inviati Report al Governo Italiano, Unar, Commissione Europea contro il razzismo e l’Intolleranza – ECRI, Consiglio d’Europa.

Ricordando che in base alla normativa vigente i Sindaci sono responsabili della vita dei cittadini nei territori da loro amministrati. 
 
Tutto quanto sopra premesso e considerato, lo scrivente dichiara di proporre

denuncia  querela


nei confronti di tutti coloro che saranno individuati ed identificati dalla S.V. Illustrissima, per tutti quei fatti di rilevanza penale che la S.V. dovesse ravvisare nei fatti di cui in narrativa, per i quali essa fosse condizione necessaria per la procedibilità, così manifestando la propria volontà perché si proceda penalmente nei confronti dei suddetti così come individuati ed identificati.

Faccio sin da ora espressa riserva di costituirsi parte civile per le restituzioni ed il risarcimento dei danni nel procedimento penale che la S.V. illustrissima dovesse ritenere di instaurare, nominando quale proprio difensore, ai sensi dell’art. 101 c.p.p. l’Avv. Gianni Mannucci del Foro di Firenze, con studio in Firenze, Via Stradivari nr. 23, presso il quale eleggo domicilio.

Ai sensi dell’art. 408 c.p.p. chiedo di essere informato di un’eventuale richiesta di archiviazione, anche parziale, nonché dell’eventuale proroga del termine di indagine ex art. 406 c.p.p.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 459, comma primo, c.p.p., formulo sin da ora opposizione all’eventuale definizione del procedimento con decreto penale di condanna.

Sono a completa disposizione dell’Autorità inquirente per fornire ulteriori riscontri a quanto denunciato riservandomi la produzione di ulteriore documentazione.



Con osservanza.

Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
Legale rappresentante Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
Tel: +39 320 9489950  +39 3281962409



Si allega in copia

Allegato 1
Circolare 15 giugno 2012, il Ministro dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi, titolare del Dicastero ha inviato, con protocollo MCII 0001995 – comunicato stampa Associazione Nazione Rom 22 giugno 2012

Allegato 2
Esplulsione  (e relative notifiche) del cittadino Adrian Iancu – Prefettura di Lucca

Allegato 2
a) estratto del verbale seduta Regione Toscana del 18.06-2012 delibera 544
b) allegato a delibera 544 del 18.06.2012

Allegato 3
Denuncia per minacce di morte subite da Marcello Zuinisi – Carabinieri di Latina 1 ottobre 2011
Denuncia per discriminazioni razziali subite da Marcello Zuinisi – Questura di Massa  2 ottobre 2011

Allegato 4
Lettera inviata alle istituzioni di Silvano Tartarini ed Avv. Massimo Focacci

Allegato 5
Fotografie delle famiglie Rom tornate in Versilia dalla citta di Gruia in Romania



Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
Tel: +39 320 9489950  +39 3281962409


Nessun commento:

Posta un commento