lunedì 6 maggio 2013

QUESTIONE ROM - l'emergenza nomadi è finita. Ora applicare la Strategia di Inclusione per Rom, Sinti e Caminanti - UNAR - comunicazione n. 173 Commissione Europea



Roma 2 maggio 2013

 

La Corte Suprema di Cassazione rigetta il ricorso presentato dal Presidente del Consiglio Mario Monti e dal Ministro degli Interni Anna Maria Canecellieri avverso alla sentenza del Consiglio di Stato n. 6055 del 16 novembre 2011.  


L’emergenza nomadi è finita

 

Il 15 febbraio 2012 il Presidente del Consiglio Mario Monti, il Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, le Prefetture Roma, Napoli e Milano, il Dipartimento della Protezione Civile, difesi dall’Avvocatura generale dello Stato, avevano presentato ricorso alla Corte Suprema di Cassazione, chiedendo l’annullamento della sentenza del Consiglio di Stato 6055 con la seguente motivazione  “la sentenza del Consiglio di Stato non appare conforme a diritto nella parte in cui ha annullato il D.P.C.M. 21/05/2008 dichiarativo dello stato di emergenza e, di conseguenza, tutti gli atti adottati su quel presupposto.” I motivi dei ricorrenti sono da individuare nell’eccesso del potere giurisdizionale del Consiglio di Stato “per esercizio del sindacato di legittimità esteso alle valutazioni di merito riservate all’autorità amministrative”, in relazione agli articoli 111 della Costituzione e 110 del codice del processo amministrativo. Secondo i ricorrenti la dichiarazione di emergenza è un atto di alta amministrazione


Il “decreto emergenza nomadi” fu istituito il 21 maggio 2008 dal Governo di Silvio Berlusconi e Roberto Maroni. Da noi denunciato come contrario e lesivo del diritto Europeo e Nazionale. Un atto governativo che ripropose in Italia una legge discriminatoria e razzista paragonabile alle leggi razziali degli anni ’30 e ’40.


Il decreto “emergenza nomadi” equiparò la vita di una intera etnia, quella del popolo Rom, ad un problema di “ordine pubblico” nominando Commissari con poteri speciali, cinque Prefetti del Lazio, Lombardia, Veneto, Piemonte e Campania.


Per il Popolo Rom quel decreto significò una autentica odissea. Almeno 2300 sgomberi di insediamenti formali ed informali si sono susseguiti in tutta Italia dal 2008 ad oggi, di cui più di 1000 nelle sole città di Milano e Roma. Un autentico terremoto che si è abbattuto in Italia sulla popolazione Rom dal 2008 ad oggi. Ogni giorno, per cinque anni, la terra ha tremato sotto i piedi delle famiglie rom, delle donne e madri, dei bambini, dei padri. Sotto i colpi delle ruspe abbattute senza indennizzo e senza alternative credibili migliaia di umili abitazioni di legno, lamiera e cartone.  Il decreto “emergenza nomadi” autorizzò i Prefetti ed i Sindaci a considerare la presenza di cittadini di etnia Rom come un “problema di ordine pubblico”. Agli sgomberi illegittimi ed in aperta violazione della direttiva europea 2000/43/CE sono susseguite esplulsioni di  massa di cittadini comunitari in aperta violazione della direttiva europea 2004/38/CE.



Il 24 febbraio 2012 il tavolo interministeriale permanente del Consiglio dei Ministri approvò la Strategia di Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti in attuazione all’accordo quadro n. 173/2011 sottoscritto il 5 aprile 2011 dagli Stati membri in sede di Commissione Europea. La strategia fu esplicitamente rivolta al superamento dell’ “emergenza nomadi” ed alla implementazione di concrete prassi di inclusione su quattro assi indicati dall’UE: casa, lavoro, scuola, sanità. Lo stesso Ministro del Lavoro e del Welfare Elsa Fornero lo ricordò il 15 maggio  2012 durante una audizione in Commissione Diritti umani – Senato.


Il 29 marzo 2012 si tenne l’incontro in Sala della Lupa – Camera dei Deputati tra la società civile rom, il Presidente della Camera Gianfranco Fini, il Governo Italiano e la Vice-Presidente della Commissione Europea Viviane Reading. In quella occasione il Presidente della Camera richiamò l’intero corpo dello Stato al rispetto della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea. (30.3.2010 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea)



In quella occasione l’Associazione Nazione Rom, con una lettera indirizzata alle Istituzioni Europee e Nazionali, chiese di avviare una  Commissione Internazionale composta da persone integerrime ed incorruttibili per fare piena luce sui crimini antirom commessi dallo Stato Italiano ed in Europa dal 1930 ad oggi. Chiedemmo un Tribunale Internazionale che processi l’olocausto rom, i carnefici, i razzisti ed i nazisti. Chiedemmo la fine del Porrajmos (olocausto rom) e la difesa ed affermazione  dei diritti umani.


Il 9 maggio 2012, nel Salone dei Cinquecento di Firenze, all’interno della conferenza europea  State of the Union, richiesta di ritirare il ricorso fu consegnata allo stesso Presidente del Consiglio Mario Monti.  Alla presenza del Presidente della Commissione Europea Manuel Josè Barroso dimostrammo come, l’inclusione della popolazione Rom in Europa ed in Italia avrebbe comportato vantaggi e ricchezza economica e fiscale sia per la popolazione Rom che per le popolazioni autoctone.




Il 4 giugno 2012, la rappresentanza rom organizzata nell’Associazione Nazione Rom inviò un ampio report alla Corte Suprema di Cassazione chiedendo di rigettare il ricorso presentato dal Governo italiano contro la sentenza del Consiglio di Stato 6055 del 16 novembre 2011.


Le organizzazioni dei diritti umani e della società civile rom Associazione “21 luglio”, ERRC, Gruppo Internazionale EveryOne, Associazione Nazione Rom, ASGI (Associazione Studi Giuridici Immigrazione), Amnesty International hanno continuato a chiedere alla Corte suprema di Cassazione ed alle istituzioni di rigettare il ricorso del Governo denunciando il razzismo e gli sgomberi dei Sindaci in tutta Italia.



Era stata una famiglia rom con il supporto del’European Roma Rights Centre ad ottenere nel 2011 dal Consiglio di Stato la sentenza 6050 dell’11 novembre che aveva stabilito «l’illegittimità del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 maggio 2008».

Ora la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, chiudendo ogni possibilità di ulteriori appelli: l’emergenza nomadi è finita.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_maggio_2/emergenza-nomadi-cassazione-dice-finita-212944969243.shtml





Ora rimane solo una legge: è la Strategia di Inclusione per Rom, Sinti e Camminanti varata nel febbraio 2012 in attuazione della comunicazione della Commissione Europea n. 173. Questa legge è uguale per tutti e da tutti deve essere rispettata ed applicata.


Associazione Nazione Rom
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