venerdì 14 dicembre 2012

Roma - Bologna - Milano: "Rendeteci i nostri bambini: questione rom ed il fenomeno dei bambini rubati dai servizi sociali ai legittimi padri ed alle legittime madri”


Roma - Unicef - 15 novembre 2012 
Marcello Zuinisi legale rappresentante Associazione Nazione Rom 
e Rebecca Covaciu pittrice rom e testimonial Unicef
"rendeteci i nostri bambini"


Roma/Bologna/Milano  14 dicembre 2012

Rendeteci i nostri bambini: “questione rom ed il fenomeno dei bambini rubati ai legittimi padri ed alle madri”

Al Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale
Ministro – Prof Andrea Riccardi
Prefetto Mario Morcone
Vice Prefetto Angelo Carbone
Segreteria Particolare dott.sa Chiara Mancinelli

Al Tribunale dei Minori di Bologna e dell’Emilia Romana
Presidente e facente funzioni – dott. Luigi Martello

Al Tribunale dei Minori di Milano
Presidente Mario Zevola

Al Garante dei Diritti dell’Infanzia ed Adolescenza della Regione Emilia
dott. Luigi Fadiga

Al Garante dei Diritti dell’Infanzia ed Adolescenza della Lombardia
(mai nominato e  poi cancellato dalla Giunta Regionale della Lombardia)

Al Sindaco di Bologna Virgilio Merola
All’Assessore al Sociale Amelia Frascaroli
AI Servizi Sociali

Al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia
All’Assessore al Sociale Pierfrancesco Majorino
Ai Servizi Sociali


Oggetto: “questione rom ed il fenomeno dei bambini rubati
                  ai legittimi padri ed alle legittime madri


Il 15 novembre 2012  l’Unicef ha organizzato a Roma, nelle sede nazionale di Via Palestro, una conferenza per spiegare la campagna “Io come Tu”. La campagna contro la discriminazione razziale è per affermare il diritto di cittadinanza per tutti i minori nati in Italia. Alla conferenza hanno partecipato il Ministro dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi, il Presidente dell’Unicef Giacomo Guerrera, parlamentari ed onorevoli tra cui Sandra Zampa del Partito Democratico.


Roma - Unicef - 15 novembre 2012
Il Ministro Andrea Riccardi ed il Presidente dell'Unicef Giacomo Guerrera 
intervengono alla conferenza: "Io come Tu"

Ospiti d’onore il famoso ballerino di origine albanese Kledi e la giovane pittrice rom Rebecca Covaciu. Nel corso degli interventi è emersa la volontà comune di affermare i diritti umani, diritti negati dalla legislazione attuale.

Sono più di quindicimila, i giovani Rom, nati in Italia, che ad oggi non viene riconosciuta la semplice esistenza condannando intere generazioni a vivere ai margini della società.

L’Associazione Nazione Rom era presente all’incontro con il legale rappresentante Marcello Zuinisi al fine di portare all’attenzione dei presenti il drammatico fenomeno di sottrazione di minori alle proprie famiglie da parte dei Servizi Sociali.

Un dettagliato dossier è stato consegnato nelle mani del Ministro Andrea Riccardi e dell’Onorevole Sandra Zampa chiedendo un loro intervento diretto sui casi segnalati.

A Milano, il 16 agosto 2012, la Polizia Municipale agli ordini del Commissario Franco Podini, accusa una famiglia di aver ridotto in schiavitù i propri figli e, senza nessun parere del Tribunale dei Minori strappa quattro bambini dalle braccia della madre e del padre collocandoli in strutture gestite dai Servizi Sociali. Le accuse sono assolutamente prive di ogni fondamento


I bambini erano appena giunti a Milano insieme ai propri genitori per incontrare alcuni familiari in Piazza Tirana. Una famiglia che conduce una esistenza normalissima in Romania, con i piccoli regolarmente iscritti a scuola, la madre casalinga, il padre che lavora viene improvvisamente dilaniata e distrutta. I bambini sono Debora (4 anni) Timotei (8 anni), Samuel (10 anni),  Biancamaria (13 anni), il padre Danut Covaciu, la madre Liliana Covaciu. I bambini sono cugini del testimonil Unicef Rebecca Covaciu.



Ad oggi, nonostante sia decaduta ogni accusa nei confronti dei genitori, nonostante sia stato provato, contro ogni ragionevole dubbio, che la famiglia Covaciu conduce un’esistenza normalissima in Romania, i bambini sono ancora nelle mani dei Servizi Sociali e la loro famiglia distrutta. I bambini hanno subito un trauma psicologico di gravissima entità a causa dell’intervento della Polizia Municipale. La più piccola non parla più. Il padre ha perso il lavoro in Romania, nessuna assistenza legale gratuita è stata offerta da nessuna istituzione italiana.


Roma Unicef 15 novembre 2012 - Rebecca Cocaciu, 
testimonial Unicef racconta ai media la sua vita e 
lancia un appello ai media - "rendeteci i nostri bambini"


A Bologna, il 30 ottobre 2012, la giovane madre rom (sedici anni), Brenda Salkanovic partorisce nell’Ospedale di Sant’Orsola il piccolo Zlatan Halilovic. Accanto a lei il marito Ljubo Halilovic nato a Faenza venti anni fa. Anche Brenda è nata in Italia, precisamente a Bologna. Brenda non è sola, con lei una famiglia numerosa, la famiglia Halilovic, una casa affittata dall’Associazione Nazione Rom in Via Protti n. 15 dove il nucleo è sempre stato accolto. Brenda e Ljubo rappresentano, ad oggi, il caso nazionale più eclatante, di giovani nati in Italia, a cui le politiche di esclusione sociale ed economica attuate da Governo ed Amministrazioni Locali negano la vita, i diritti, la possibilità di amarsi e vivere serenamente.

Il 31 ottobre 2012, arrivano nell’Ospedale di Sant’Orsola le assistenti sociali della società Aspirides e cercano di strappare dalle braccia di Brenda il piccolo Zlatan. La società Aspirides è una azienda gestita a metà tra il Comune di Bologna e la Cassa di Risparmio di Bologna. Aspirides è fonte di informazioni per il Tribunale dei Minori di Bologna. Le relazioni inviate da questa società ai Giudici ed ai Magistrati sono assolutamente false, non contengono la verità, non descrivono la reale situazione vissuta da Brenda, Ljubo ed il piccolo Zlatan. Il loro obiettivo è strappare il piccolo bambino rom e collocarlo nelle proprie strutture al fine di assicurarsi le rette dall’Amministrazione di Bologna. Una banca, la Cassa di Risparmio di Bologna che fa affari commerciali sulla pelle dei bambini Rom.



Zlatan Halilovic è appena nato, su di lui si allungono subito le
mani di ASPIRIDES e della Cassa di Risparmio di Bologna


Il Tribunale dei Minori di Bologna e dell’Emilia Romana, tratto in inganno dalle informazioni ricevute dai Servizi Sociali di Aspirides ordina l’arresto di Brenda Salkanovic: per lei l’accusa è di “sequestro di persona”. Brenda avrebbe rubato il proprio bambino il 7 novembre 2012, avrebbe rubato il proprio figlio messo al mondo il 30 ottobre 2012.

Brenda viene arrestata e messa nel carcere dei minori di Bologna, il piccolo Zlatan strappato dalle sue braccia e portato a Modena. 


L’Associazione Nazione Rom denuncia le illegalità commesse da Aspirides ai Carabinieri. Il 4 novembre 2012 è Ljubo Halilovic a denunciare il comportamento dei Servizi Sociali nella Stazione dei Carabinieri di Bologna Centro. Il bambino è riconosciuto dalla giovane coppia all’ufficio anagrafe, non vi è nessun  motivo legale o di violazione della legge sui minori, di tanta crudeltà contro i giovani genitori. L’unico motivo che muove Aspirides è un motivo commerciale: guadagnare sulla pelle dei bambini rom.

Brenda Salkanovic e Zlatan sono ingiustamente rinchiusi e separati
dalla propria famiglia rom, la famiglia Halilovic


La giovane Brenda Salkanovic, dopo essere stata rinchiusa in carcere e separata dal proprio bambino, è stata collocata in una comunità di Modena dal Giudice Anna Filocamo insieme al piccolo Zlatan. Solo pochi giorni fa, Ljubo Halilovic ha potuto vedere Brenda e Zlatan negli uffici del dirigente alle politiche sociali del Quartiere Navile – Bologna Domenico Pennizzotto. Le condizioni di detenzione di Brenda e Zlatan sono precarie. Aspirides non aveva fornito alla madre neanche i pannolini. E’ stato Ljubo a consegnarli alla moglie ed al figlio durante l’incontro. Ljubo padre rom, un padre esemplare. Brenda madre rom, una madre esemplare.


E’ lo stesso Ministro Andrea Riccardi ad interessarsi al caso dopo l’incontro del 15 novembre 2012  a Roma nella sede dell’Unicef. La società Aspirides, sollecitata dal Ministero,  invia una lettera al Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale dove si continuano ad affermare bugie e menzogne: “Brenda Salkanovic è sottoposta all’articolo 403 perché considerata priva di cure familiari, priva di qualsiasi appoggio familiare stabile, il nucleo madre/figlio non è mai stato separato”.


Il Ministro Andrea Riccardi, dopo le segnalazioni 
dell'Associazione Nazione Rom, si  sta interessando al caso 
di Brenda Salkanovic e Zlatan Hlilovic


E’ la Segreteria Particolare del Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione ad informare il legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom Marcello Zuinisi con una lettera inviata il 3 dicembre 2012 dei contenuti dell’indagine effettuata.

La società Aspirides dopo aver mentito al Ministro dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale scrive una lettera all’Associazione Nazione Rom. La lettera in risposta alle innumerevoli richieste di incontro sollecitate dalla nostra organizzazione al fine di ristabilire un principio di verità. Nelle lettera Aspirides e la sua direttrice Marina Cesari rifiutano l’incontro ed affermano: “facendo seguito alla Sua richiesta indirizzata ad ASPIrides si rileva che, poichè ogni informazione sull'intervento sociale Le è stata fornita direttamente dalla segreteria del  Ministro Riccardi, non si ritiene di potere fissare un incontro avente il medesimo oggetto, nè d'altra parte lo stesso potrebbe riguardare la trattazione di questioni ulteriori, perchè al vaglio delle Autorità Giudiziarie competenti, non avendo peraltro Lei alcun mandato alla rappresentanza processuale del nucleo”

Aspirides fornisce informazioni false al Ministero dell’Integrazione e Cooperazione Internazionale, fornisce informazioni false al Tribunale dei Minori di Bologna e dell’Emilia Romana e rifiuta ogni richiesta di dialogo per ristabilire un principio di verità.

L’Associazione Nazione Rom ha interessato il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Emilia Romana. L’incontro tra il Garante dott. Luigi Fadiga ed il legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom Marcello Zuinisi si è tenuto a Bologna il  dicembre 2012. Nell’incontro, il garante ha invitato l’Associazione Nazione Rom ha depositare una istanza scritta c/o il Tribunale dei Minori di Bologna.



L’Associazione Nazione Rom depositerà tale istanza nel Tribunale dei Minori di Bologna nei prossimi giorni. Nell’istanza la richiesta di modifica dei provvedimenti temporanei emessi dai Giudici e la collocazione della giovane Brenda Salkanovic, del piccolo Zlatan nell’appartamento di Via Ricortola 166, a Marina di Massa (Ms) insieme al marito di Brenda Ljubo Halilovic.

L’appello lanciato dal testimonial Unicef Rebecca Covaciu alle istituzioni, durante l’incontro del 15 novembre 2012 a Roma, è stato: “rendeteci i nostri bambini


Marcello Zuinisi e Rebecca Covaciu: "rendeteci i nostri bambini
rendete i bambini ai legittimi padri,rendete i bambini alle legittime madri"


Questo è l’appello che l’intera società civile rom rivolge alle istituzioni italiane.
Rendeteci i nostri bambini. Rendete i bambini alle madri, rendete i bambini ai padri. Siamo esseri umani. Siamo tutti uguali. Siamo portatori di diritti. Siamo tutti Rom.

In allegato

-          denuncia di Brenda Salkanovic ai CC di Bologna 15 giugno 2012
-          denuncia di Ljuboi Halilovic ai CC di Bologna 4 novembre 2012
-          dossier caso Zlatan  consegnato al Ministro Andrea Riccardi 15 novembre 2012
-          lettera del Ministero Integrazione e Cooperazione Internazionale all’Associazione Nazione Rom 3 dicembre 2012
-          lettera di Aspirides e Direzione Quartiere Savena/Bologna all’Associazione Nazione Rom 6 dicembre 2012
-          lettera dell'Associazione Nazione Rom al Tribunale dei Minori di Milano 17 agosto 2012



ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa
54100 Massa, italia
Tel +39 3281962409  +39 3209489950