giovedì 29 novembre 2012

BOLOGNA: EMERGENZA UMANITARIA - In arrivo il freddo:chiediamo immediata apertura centri accoglienza famiglie Rom




COMUNE di BOLOGNA 26 novembre 2012 - Piazza Maggiore
La società civile rom ha incontrato l'Assessore al Sociale di Bologna
Amelia Frascaroli il 26 novembre 2012 nella sala cerimoniale del Comune.
E' stato richiesta, all'Amministrazione, la sottoscrizione di un protocollo
di intesa per applicare la Strategia di Inclusione varata dal Governo il 24
febbraio 2012. La delegazione della Società Civile Rom era composta da:
Milan Jovanovic (Mediatore Interculturale del Consiglio d'Europa), Ljubo Halilovic
(Associazione Nazione Rom), Marcello Zuinisi (legale rappresentante Associazione
Nazione Rom), Ionita Burgar - rappresentante Comitato delle famiglie Rom - Romania,
Daniel Puiu - Rappresentante Comitato delle famiglie Rom Ospedale Maggiore 

Bologna EMERGENZA UMANITARIA, piove, siamo bagnati ed al limite della sopravvivenza - previsto nelle prossime 24/48 ore rapido calo delle temperature - chiediamo immediata apertura centri accoglienza famiglie Rom


Bologna 29 novembre 2012

al Comune di Bologna
Sindaco Virgilio Merola
Assessore Amelia Frascaroli

Giunta,  Consiglio Comunale
, Quartieri, Servizi Sociali

Ufficio del Difensore Civico

Regione Emilia Politiche Sociali - Teresa Marzocchi

all'UNICEF
Garante Nazionale dell'Infanzia ed Adolescenza
- Vincenzo Spadafora
Garante Regionale dell'Infanzia ed Adolescenza - dott. Fadiga

Ministero degli Interni
Prefettura di Bologna dott.sa Teresa Inglese

Tribunale dei Minori di Bologna dell'Emilia

Ministero dell'Integrazione e Cooperazione Internazionale
Prof. Andrea Riccardi
Prefetto Mario Morcone
Vice Prefetto Angelo Carbone

ad Unar
Direttore Marco de Giorgi

alle associazioni
"piccola carovana"
"sant'egidio"
"caritas"

Al Commissario dei Diritti Umani - Consiglio d'Europa
- Nils Misk

Al Segretario Generale Roma Issues - Consiglio d'Europa
Jeroen Schokkenbroek

All'Ecri - Commissione Europea contro il Razzismo e l'Intolleranza
Stefano Valenti

e p.c.
Ai MEDIA

oggetto:
EMERGENZA UMANITARIA
a Bologna piove ed è  previsto un  rapido calo delle temperature nelle prossime 24/48 ore

CHIEDIAMO DI APRIRE CENTRI DI ACCOGLIENZA PER LE FAMIGLIE ROM

CHIEDIAMO AL COMUNE DI BOLOGNA DI  SOTTOSCRIVERE PROTOCOLLO
DI INTESA CON LA SOCIETA' CIVILE ROM ED APPLICARE LA STRATEGIA DI 
INCLUSIONE VARATA DAL GOVERNO ITALIANO il 24 febbraio 2012

A seguito dell'incontro tra una rappresentanza della società civile
rom e l'Assessore alle Politiche Sociali Amelia Frascaroli, avvenuto
il 26 novembre 2012, nella sala consiliare del Comune di Bologna in
Piazza Maggiore siamo a chiedere il rispetto di quanto condiviso e
concordato.

Nelle prossime 24/48 ore è previsto un rapido calo delle temperature,
nel frattempo, per gli effetti della pioggia, siamo bagnati ed
infreddoliti.

Vogliamo evitare che i nostri soggetti più deboli e vulnerabili,
bambini, anziani debbano vivere ancora una volta il dramma della morte
per freddo.

Informiamo l'Amministrazione che ieri, rappresentanti della Polizia
Municipale di Bologna si sono presentati c/o l'insediamento Rom
dell'Ospedale Maggiore con telecamere e macchine fotografiche
documentando la situazione di vita delle famiglie Rom presenti.

Ricordiamo all'amministrazione che lo scorso anno, un piccolo bambino,
in braccio alla sua mamma, è morto per il freddo proprio davanti al
portone chiuso del Comune in Piazza Maggiore, accanto alle fotografie
dei cittadini sterminati dall'attentato della strage del 2 agosto
1980.

Chiediamo l'immediata apertura di centri di accoglienza per le
famiglie Rom in situazione di grave emergenza umanitaria.

Chiediamo di rispettare l'unità della famiglia. Non accetteremo di
separare le mogli dai mariti, le madri ed i padri dai bambini. Il
nostro principale valore è l'unità familiare.


COMUNE di BOLOGNA 20 giugno 2012 - Salone delle Conferenze
Assessore al Sociale di Bologna Amelia Frascaroli e Jagoda Halilovic dell'Associazione Nazione Rom
discutono di Diritti Umani ed Unità della Famiglia Rom

Chiediamo la sottoscrizione del Protocollo di Intesa tra la vostra
Amministrazione e la nostra rappresentanza attuando la Strategia di
Inclusione per Rom, Sinti e Camminnanti varata dal Consiglio dei
Ministri il 24 febbraio 2012 in attuazione della comunicazione europea
n. 173 del 5 aprile 2011.

Ricordiamo che il Punto di Contatto Nazionale della stessa è l'Ufficio
Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - Presidenza del Consiglio dei
Ministri - UNAR

Ricordiamo che la nostra Associazione ha aderito alla strategia e ne è
parte integrante.

Informiamo la vostra Amministrazione che la nostra Associazione, in
modo assolutamente gratuito, è in grado di svolgere ruolo di
coordinamento in relazione all'emergenza, essendo la nostra
rappresentanza, parte stessa delle famiglie in emergenza umanitaria.

Non vi è quindi, alcun bisogno, della mediazione di associazioni
italiane come "piccola carovana" e di altri interventi che andranno
solo ad ostacolare e burocratizzare un reale e concreto piano di
inclusione sociale per tutte le famiglie rom.

Siamo noi i nostri portavoce delle nostre esigenze e bisogni.

Invitiamo ogni associazione italiana e caritatevole a sottomettersi al
nostro coordinamento ed alla reale e concreta applicazione della
strategia.

In attesa di un vostro riscontro

Con cordiale sollecitudine

Il coordinamento della società civile Rom di Bologna

CONSIGLIO CITTADINO ROM

Ljubo Halilovic - Associazione Nazione Rom
Ionita Burgar - Rappresentante comitato delle famiglie Rom - Romania
Daniel Puiu - Rappresentante Comitato delle famiglie Rom Ospedale Maggiore
Milan Jovanovic - Mediatore Interculturale del Consiglio d'Europa
Marcello Zuinisi - legale rappresentante Associazione Nazione Rom



ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa
54100 Massa, Italia
Tel +39 3281962409  +39 3209489950






BOLOGNA: violazione dei DIRITTI UMANI il caso Brenda Salkanovic - Zlatan Halilovic - Ljubo Halilovic: appello dell'Associazione Nazione Rom al Tribunale di Bologna ed alla Società ASPIRIDES


Brenda Salkanovic e suo figlio Zlatan. 
La madre è accusata di aver sequestrato il suo bambino
il giorno 4 novembre 2012. 
La madre ha partorito il suo bambino il giorno 30 ottobre 2012.


Bologna 28 novembre 2012

Al Ministro degli Interni - Anna Maria Cancellieri
Al Ministro della Giustizia  - Paolo Severino
Presidente del Tribunale dei Minori  Emilia/Romagna Luigi Martello
Al Giudice Anna Filocamo
Al Pm Antonietta Di Taranto
Educatrice Cpa Sara Corradini

Società a Partecipazione tra Comune di Bologna e Fondazione Cassa di Risparmio
ASPIRIDES Direttore Marina Cesari
Responsabile Ufficio Minori non Accompagnati – As Lucia Chinni
Via Castiglione 26, Bologna
Tel 051/6210037  051/62100306

Sindaco di Bologna Virgilio Merola
Assessore al Sociale Amelia Frascaroli
Ai Servizi Sociali  - Quartiere Navile
Direttore Andrea Cuzzani
Dirigente Domenico Pennizzotto
As Isabella Ansuini
Educatrice Cinzia Bonora

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero  Integrazione e Cooperazione Internazionale
Prof. Andrea Riccardi
Prefetto Mario Morcone
Vice Prefetto Angelo Carbone

Al Presidente Unicef  Giacomo Guerrera
Responsabile Advocay Laura Baldassarre

Alla Chiesa Cattolica Italiana
S.E. Mons. Ernesto Vecchi
Segretario particolare Cantini Filippo
c/o Curia Arcivescovile – Via Altabello 6, Bologna
Pastorale per Rom, Sinti e Camminanti -  Fondazione Migrantes
Mons. Giancarlo Perego

All’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR
Via Largo Chigi 19, Roma - Direttore Marco De Giorgi

All’Avvocato Immacolata Tropiano – Foro di Bologna
All’Avvocato Rocco Cariglino – Foro di Bologna
All'Avvocato Gianni Mannucci - ASGI - Foro di Firenze
All'Avvocato Simone Pacifici - UNAR - Presidenza del Consiglio dei Ministri

Alla Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza ECRI
Mr. Stefano Valenti

Al Gruppo Internazionale EveryOne
co-presidente Mr Roberto Malini

Al Consiglio d’Europa - Segretario generale questioni Rom
Mr Jeroen Schokkembroek

Assemblea Parlamentare sulla famiglia
Madame Liliane Maury Pasquier

Alla Commissione Europea – Diritti e Cittadinanza
Madame Viviane Reading


BOLOGNA: violazione dei DIRITTI UMANI 


il caso Brenda Salkanovic - Zlatan Halilovic - Ljubo Halilovic: appello dell'Associazione Nazione Rom al Tribunale di Bologna ed alla Società ASPIRIDES

Tentato sequestro e furto del bambino rom
ZLATAN HALILOVIC, nato il 30 ottobre
2012 a Bologna

Crimine commesso dai Servizi Sociali del Comune di Bologna – ASPIRIDES – Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna in data 31 ottobre 2012
Ospedale di Sant’Orsola - Bologna

http://nazionerom.blogspot.it/2012/11/rom-bologna-servizi-sociali-tentano-di.html

Violenza sessuale ed aggressione subite da Brenda Salkanovic e Ljubo
Halilovic in data 13 giugno
2012 a Bologna, Giardini Pubblici di Via
Torino

Decreto del Pm Antonietta Di Taranto emesso il 3 novembre 2012 dal
Tribunale dei Minori di Bologna verso Brenda Salkanovic accusata del
crimine art. 605 del C.P. comma 1 e 3 –  “sequestro di minore”

VIOLAZIONE CONVENZIONE DIRITTI DEL FANCIULLO
Legge n. 176 del 27 maggio 1991 – Ratifica ed esecuzione della
Convenzione sui Diritti del Fanciullo – New York 20 novembre 2012

VIOLAZIONE della legge n. 184 del 4 maggio 1983
Sulla disciplina dell’adozione ed affidamento dei minori


L'appello dell'Associazione Nazione Rom alle Istituzioni:                                                                     rispettiamo il diritto dei bambini.                                                                                                                Rispettiamo il loro cuore ed il cuore delle madri e dei padri                                                                    Rispettiamo la famiglia di Zlatan, Branda e Ljubo


Gentili istituzioni Internazionali e Nazionali, Ministri, Presidenti,
Sindaci, Assessori, Monsignori, Commissari, Tribunale di Bologna,
Giudici e Magistrati, difensori dei
DIRITTI UMANI,  attraverso questa
lettera voglio portarvi a conoscenza del tentativo di sequestro e
furto del bambino rom, Zlatan Halilovic, da parte dei Servizi Sociali
del Comune di Bologna. Zlatan Halilovic è nato a Bologna il 30
ottobre 2012, ore 16.46 c/o l’Ospedale di Sant’Orsola nel Comune di
Bologna.

La madre del bambino si chiama Brenda Salkanovic ed è nata a
Bologna il 22 giugno 1996, il padre si chiama Ljubo Halilovic ed è
nato a Faenza il 18 giugno 1992. Brenda e Ljubo provengono da famiglie
con origine bosniaca ma, non sono mai stati neanche un giorno in
Bosnia.  

Il 15 giugno 2012 alle ore 15.49 a Bologna, negli uffici
della Stazione dei Carabinieri di San Ruffillo, Brenda Salkanovic,
accompagnata dal legale rappresentante dell’ Associazione Nazione Rom
Marcello Zuinisi, denunciava l’aggressione e la violenza sessuale
subita il giorno 13 giugno 2012 nei giardini di Via Torino da
sconosciuti, l’aggressione e la violenza subita dal suo compagno Ljubo
Halilovic e le violenze subite la notte tra il 13 e 14 giugno
all’interno della Questura di Bologna.


http://nazionerom.blogspot.it/2012/06/rom-bologna-il-coraggio-di-una-giovane.html 



Brenda Salkanovic partorisce Zlatan all'interno dell'Ospedale                                                                                 di Sant'Orsola di Bologna il 30 ottobre 2012 alle ore 16.46


Il 15 giugno 2012, sei deputati del Parlamento Italiano presentavano
una interrogazione a risposta scritta al Ministro degli Interni Anna
Maria Cancellieri sui fatti in narrativa. Ad oggi, non è stata ancora
fornita una risposta.

http://www.agenparl.it/articoli/news/regionali/20120614-bologna-aggredita-coppia-rom-lei-stuprata-notificato-atto-di-espulsione-per-entrambi

Dal 14 giugno 2012, ad oggi, l’Associazione Nazione Rom, e gli stessi
genitori di Zatlan Salkanovic hanno costantemente comunicato
all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali UNAR, al Contact
Center, ed all’Avvocato Simone Pacifici innumerevoli violenze ed abusi
subiti nella città di Bologna, compreso il sequestro di persona di
Ljubo Halilovic, rinchiuso nei giorni 9, 10 ed 11 settembre
2012, in
una cella di sicurezza della Questura di Bologna senza nessun motivo o
provvedimento di Tribunale. Tenuto senza acqua e mangiare, minacciato
la sera del 10 dagli agenti di polizia in turno di fratture di ossa e
denti.

 http://nazionerom.blogspot.it/2012/09/rombologna-gravissimo-abuso-di-polizia.html

L’Associazione Nazione Rom ha costantemente richiesto, al
Comune di Bologna incontri ed avvio di procedure di tutela della
giovane coppia attraverso lettere e telefonate.

Il legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom Marcello Zuinisi ha
ricevuto per questo motivo, minacce ed intimidazioni da parte del direttore del Quartiere di Navile di Bologna -  Andrea Cuzzani, ed è stato costretto a chiedere l’intervento della Polizia di Stato il 24 ottobre 2012, quando si è presentato negli uffici del dott. Domenico
Pennizzotto in Via Sacile a Bologna.


Comune di Bologna - Quartiere Navile - Presidente Andrea Cuzzani


La vicenda della giovane coppia ha avuto un grande risalto mediatico
sui giornali e radio locali. La stessa Chiesa Cattolica Italiana,
Fondazione Migrantes, Pastorale per Rom, Sinti e Camminanti presieduta
da Mons. Giancarlo Perego ha prestato ascolto e comprensione alla
vicenda della famiglia Halilovic, sostenendo l’azione
dell’Associazione Nazione Rom dall’ottobre del 2011.

http://www.siti.chiesacattolica.it/unpres/primo_piano/00008817__Violenza_brutale_e_disumana_contro_una_coppia_di_giovani_sposi_nel_centro_della_citta._.html

La stessa Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa sugli Affari
Sociali e
la Famiglia  ha permesso all’Associazione Nazione Rom di
partecipare attivamente al 5° Meeting Internazionale ed alla Campagna
“One of Five” svoltosi a Firenze il 17 Novembre 2011 dove è stata
adottata
la Convenzione di Lanzarote e la campagna mondiale per
fermare ed arrestare le violenze sessuali contro i bambini.

http://www.coe.int/t/dg3/children/1in5/Source/Assembly/PV%20171111_en.pdf



Ms Maud de Boer Buquicchio - Deputy Segretary of the Council of Europe                                                                  la campagna One of Five protegge i minori dagli abusi e dalle violenze


L’Associazione Nazione Rom, ha continuato a rivolgere ai Servizi Sociali del Comune di Bologna lo stesso 30 ottobre 2012 chiedendo l’attivazione di un percorso di protezione per la giovane coppia e continuando a chiedere al Governo Italiano ed al Ministro degliInterni Anna Maria Cancellieri un decreto legge di urgenza che garantisse a tutti i cittadini e minori, nati in Italia, di vedersi riconoscere il diritto di cittadinanza.


Nel pomeriggio del 31 ottobre 2012, si sono presentati, nell’Ospedale
di Sant’Orsola delle Assistenti Sociali del Servizio Sociale ASPIRIDES di Via
Castiglione 26 – Bologna. Queste, senza neanche rivolgersi ai Dottori,
alle Ostetriche, al personale infermieristico si sono presentate
davanti al letto dove si trovava Brenda Salkanovic che stava
allattando il suo piccolo figlio Zlatan Halilovic ed hanno strappato
il bambino dalle braccia della madre chiedendoli di firmare dei fogli
nei quali c’era scritto che lei prestava il suo consenso all’avvio
delle procedure di affidamento ed adozione. Brenda si è rifiutata ed
ha detto loro che lei ha partorito con dolore il suo bambino, lei ama
il suo bambino, lei vuole crescere il suo bambino insieme al suo
giovane compagno e marito (rito Rom) Ljubo Halilovic.

Le Assistenti Sociali hanno preso il bambino strappandolo dalle
braccia della madre dicendogli “ti portiamo via il bambino” e “te devi
andare in una comunità da sola”.

Marcello Zuinisi - legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom 
con Jagoda Halilovic (madre di Ljubo), Ljubo Halilovic 
ed il piccolo fratellino Braian. 
Da mesi l'Associazione Nazione Rom chiede al Comune di Bologna 
di salvaguardare i Diritti Umani della Popolazione Rom 
ed interrompere le illegalità e gli abusi

Il padre di Zlatan Halilovic era presente alla scena ed è prontamente
intervenuto denunciando ad alta voce il TENTATIVO DI SEQUESTRO E FURTO
DI UN BAMBINO ROM. Le sue grida hanno fatto accorrere i dottori
presenti. Questo hanno detto alle Assistenti Sociali come si
permettevano di portare via un bambino ad una madre senza neanche
assicurarsi delle condizioni di salute del piccolo.

Testimoni di quanto qui descritto i Dottori, le Infermiere, le Ostetriche,
il personale OSA ed OSS in turno all'interno del reparto ostetrico
dell'Ospedale di Sant'Orsola nel pomeriggio e sera del 31 ottobre 2012.

Zlatan era stato auscultato dalla dottoressa in turno la sera del 30
ottobre. Zlatan ha un piccolo soffio al cuore e doveva essere
sottoposto a nuove visite prima di dimetterlo. Il comportamento delle
Assistenti Sociali è stata quindi irresponsabile ed ha messo a
repentaglio la stessa sicurezza sanitaria del piccolo.

La vicenda è stata denunciata dal padre di Zlatan Halilovic, Ljubo
Halilovic alla Stazione dei Carabinieri di Bologna Centrale il 4
novembre 2012 alla presenza del Maresciallo Casentini Donatella e del
Maresciallo Cerasuolo Rosario. Il Verbale della denuncia è stato
firmato in 4 copie, una delle quali trasmessa dai CC al Tribunale dei
Minori di Bologna.

Il comportamento dei Servizi Sociali ASPIRIDES del Comune di Bologna sta
violando
la Convenzione dei Diritti del Fanciullo adottata dalle
Nazioni Unite a New York il 20 novembre del 1989 ed adottata in Italia
con la legge n. 176 del 27 maggio 1991.
La Convenzione recita nel suo
preambolo: “La famiglia deve ricevere la protezione e l’assistenza di
cui necessita per poter svolgere il suo ruolo nella collettività. Il
fanciullo deve essere educato in famiglia nello spirito degli ideali
della Carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di
pace, dignità, tolleranza, libertà, uguaglianza e libertà”. L’art 7
afferma il diritto al nome ed alla cittadinanza, all’appartenenza alla
propria famiglia di origine. Art 9 diritto di non essere separato dai
propri genitori. Art. 33, 34, 35 diritto di essere protetto contro
ogni forma di violenza sessuale, contro il rapimento, la vendita o la
tratta.



art.1 - Il diritto all'eguaglianza senza distinzione o discriminazione di
razza, religione, origine o sesso


Il comportamento dei Servizi Sociali del Comune di Bologna sta
violando la legge n. 184 del 4 maggio 1983 che disciplina l’adozione e
l’affidamento dei minori. E’ il Presidente della Repubblica Italiana
ha promulgare che: Titolo 1 dell’Affidamento dei Minori Articolo 1 “il
minore ha diritto di essere educato nell’ambito della propria
famiglia”

Brenda Salkanovic, nell’atto di ingresso nell’Ospedale di Sant’Orsola
ha comunicato alla Direzione Ospedaliera il proprio domicilio a
Bologna: Via Protti n. 15 c/o Halilovic. L’Appartamento di Via Protti n. 15 Bologna                  è stato affittato direttamente da Marcello Zuinisi, legale rappresentante                dell’Associazione Nazione Rom (allegato). Da mesi stiamo chiedendo al                  Comune di Bologna di sostenere il nucleo familiare di Ljubo Halilovic                                    (padre), Brenda Salkanovic (madre), ed il piccolo Zlatan per poter                                         avere un proprio appartamento dove vivere autonomamente. 

Attraverso illegale della famiglia, Avvocato Immacolata Tropiano ed Avvocato Rocco Cariglino avviato ogni tipo di azione giuridica per difendere ed affermare i diritti della giovane famiglia. 

Attraverso il Progetto “Casa della Pace e dell’Accoglienza nel Comune di Fosdinovo (Ms)” assicurare al capo-famiglia Rasim Halilovic un posto di lavoro a tempo indeterminato per affermare una indipendenza economica.


Bologna - la famiglia Halilovic


Il padre di Zlatan, ha immediatamente informato i genitori di Brenda
Salkanovic di quanto stava succedendo nell’Ospedale di Sant’Orsola a
Bologna. Immediatamente giunti sul posto, i genitori di Brenda hanno
deciso di far uscire la loro figlia ed il piccolo Zlatan al fine di
garantirne l’incolumità da ulteriori tentativi di sequestro.

Il giorno 2 novembre si sono presentate nella casa affittata dallo
scrivente, in Via Protti n. 15 dieci Assistenti Sociali. Queste hanno
cercato di far firmare al sig Ljubo Halilovic un foglio nel quale
dichiarava di non essere il padre del bambino. Nello stesso giorno,
Ljubo Halilovic è stato prelevato da una pattuglia della Polizia di
Stato e portato nella Questura Centrale di Bologna. Qui, dopo ore di
interrogatorio Ljubo Halilovic ha firmato un verbale di sommarie
informazioni nel quale confermava quanto poi denunciato alla Stazione
dei Carabinieri di Bologna Centrale il 4 novembre 2012.

Il giorno 3 novembre 2012, il Pm Antonietta Di Taranto emetteva
decreto di fermo nei confronti di Brenda Salkanovic con l’accusa di
aver violato l’art. 605 del C.P. comma 1 e comma 3. L’accusa di
“sequestro di persona” avveniva considerando le relazioni delle
Assistenti Sociali Chinni Lucia e Resca Malaria. L’Assistente Sociale
Resca Malaria scriveva che il minore Zlatan Halilovic non è stato
registrato all’Ufficio Anagrafe. La legge concede dieci giorni ai
genitori per poter iscrivere il proprio figlio all’Ufficio Anagrafe
del Comune. Il padre del minore Ljubo Halilovic provvedeva
all’iscrizione del minore all’Ufficio Anagrafe del Comune di Bologna
nella giornata del 7 novembre 2012 con il nome di Zlatan Halilovic.


Ospedale di Sant'Orsola - Reparto Ostetricia - tutto il personale in turno  è testimone del comportamento tenuto dalle Assistenti Sociali della società Aspirides  e del comportamento del giovane Branda Salkanovic durante e dopo il parto di Zlatan.  Brenda è una madre esemplare.


Il provvedimento emesso dall’Assistente Sociale Mariapia Resta
dell’Ospedale Universitaria Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, datato 2
novembre 2012 nel quale si asserisce che i Genitori di Zlatan
Halilovic/Salkanovic non hanno riconosciuto il proprio bambino appare quindi
errato e non tiene in considerazione dello sviluppo concreto degli
avvenimenti. 

Brenda Salkanovic ha lasciato l’Ospedale di Bologna il 1 novembre 2012, (data prevista per le sue dimissioni) in compagnia dei propri genitori terrorizzata dal comportamento dei Servizi Sociali compiuto nelle sera del 31 ottobre 2012. Il comportamento dei  Servizi Sociali ha messo in pericolo la sicurezza del piccolo Zlatan causando una stato di ansia e preoccupazione della giovane madre tanto da procurarle un mancamento. L’intero personale Ospedaliero, le Ostetriche, i Dottori in turno, le Infermiere sono testimoni del comportamento esemplare di Brenda Salkanovic, prima durante e dopo il parto. 

Il decreto emesso dal Pm Antonietta Di Taranto appare quindi non adeguato alla realtà concreta, un decreto in cui a nostro avviso emerge un pregiudizio nei confronti della madre Brenda Salkanovic e del padre Ljubo Halilovic.

Attraverso questa lettera ci appelliamo al Ministero degli Interni al fine di assicurare a Zlatan ed i suoi genitori il Diritto di Cittadinanza.

Al Comune di Bologna perché permetta alla giovane coppia di sposarsi secondo il rito dello Stato Italiano.

Ai Servizi Sociali perché interrompano ogni ulteriore tentativo di sequestro di bambini rom.

Al Presidente del Tribunale di Bologna al fine di approfondire la collaborazione tra l’Associazione Nazione Rom e lo stesso Tribunale e modificare il provvedimento sino alla sua archiviazione perché il fatto non sussiste.

Alla Chiesa Cattolica di Bologna ed a Monsignor Ernesto Vecchi perché si affermi il principio del Vangelo e di Cristo e venga immediatamente concessa, temporaneamente, un appartamento alla giovane coppia, nell’attesa di regolarizzare ogni posizione giuridica.

Agli organismi internazionali ed europei ad intensificare il controllo ed il monitoraggio sullo Stato italiano in relazione alla sottrazione illegittima dei minori rom alle proprie famiglie.
Raccogliamo e rilanciamo l’appello del Gruppo Internazionale EveryOne perchè si formi urgentemente una COMMISSIONE di INCHIESTA INTERNAZIONALE che indaghi sul fenomeno della sottrazione illegale ed il rapimento dei minori rom alle loro famiglie di origine, ai loro padri ed alle loro madri e si interrompa questo CRIMINE CONTRO l’UMANITA’.

Chiediamo alle organizzazioni mondiali di tutela dei Diritti Umani, a tutte le organizzazioni della Società Civile Rom di sottoscrivere  questa questa lettera e sostenere le ragioni ed il diritto dei bambini rom, delle madri rom, dei padri rom e dell’intera Nazione Rom.   

RISPETTARE I DIRITTI DEI BAMBINI ROM

Ricordiamo le parole del Presidente della Conferenza Episcopale
Italiana CEI, Monsignor Angelo Bagnasco a Genova in occasione di una
visita alle famiglie Rom di Bolzaneto: “ Per voi la vita è sacra.
Nella vostra comunità, tradizione, cultura - ha detto - i figli sono
una grande ricchezza. “ 

http://genova.repubblica.it/cronaca/2011/10/09/news/bagnasco_visita_i_rom_un_modello_di_comunit-22956394/   


L'Associazione Nazione Rom, tramite il proprio legale rappresentante,
chiede la revoca del provvedimento di fermo emesso dal Tribunale di
Bologna su ordinanza del Giudice Anna Filocamo, chiede una diversa
disposizione dell'ordinanza temporanea emessa dal Tribunale dei Minori
di Bologna sez Civile che, in base ad informazioni non esaustive e
realmente provanti la situazione vissuta dalla famiglia di Brenda,
Ljubo e Zlatan ha sospeso temporaneamente la genitorialità della
coppia. Brenda Salkanovic e Zlatan si trovano in una casa chiusa all'interno del Comune di Modena. Brenda comunica quotidianamente al telefono con il marito Ljubo Halilovic. La struttura, nonostante l’ordinanza del Giudice Anna Filocamo non ha ancora permesso a Ljubo di poter vedere il proprio bambino e la propria moglie. La struttura in oggetto e la Società Aspirides stanno violando l'ordinanza del Tribunale dei Minori di Bologna e dell'Emilia.


L'Associazione Nazione Rom mette a disposizione l'appartamento di Via
Ricortola n. 166 a Marina di Massa, Massa per Ljubo, Brenda e Zlatan.
L'appartamento ha gia ospitato la coppia nei giorni immediatamente
precedenti al parto. L'appartamento potrà essere visionato e controllato dai Servizi
Sociali di zona (Assistente Sociale per i minori Mariani Paola -
Marina di Massa), servizi con cui la nostra Associazione collabora da
tempo.

Marcello Zuinisi
EDUCATORE PROFESSIONALE
e legale rappresentante ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM



ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa
54100 Massa, Italia
Tel +39 3281962409  +39 3209489950

 

giovedì 1 novembre 2012

Rom Bologna: Servizi Sociali tentano di rubare un bambino appena nato strappandolo dalle braccia della madre mentre lei lo allatta in Ospedale. La denuncia dell'Associazione Nazione Rom


 Rom a Bologna. Il 30 ottobre 2012 alle ore 16.45 nasce Zlatan Salkanovic
nella sala parto dell'ospedale di Sant'Orsola
La madre è Brenda Salkanovic ed il padre è Ljubo Halilovic.
Le Assistenti Sociali tentano di rubare il loro bambino.
Ancora un crimine contro una bambino appena nato e la sua mamma
commesso dai Servizi Sociali dello Stato Italiano.


Bologna 1 novembre 2012

Al Ministro degli Interni - Anna Maria Cancellieri
Al Ministro della Giustizia  - Paolo Severino
Presidente del Tribunale dei Minori  Emilia/Romagna - Luigi Martello

Sindaco di Bologna Virgilio Merola
Assessore al Sociale Amelia Frascaroli
Ai Servizi Sociali –  Via Castiglione n. 26 – Bologna
Tel 051/6210037  051/62100306

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero  Integrazione e Cooperazione Internazionale
Prof. Andrea Riccardi
Prefetto Mario Morcone
Vice Prefetto Angelo Carbone

Alla Chiesa Cattolica Italiana
S.E. Mons. Ernesto Vecchi
Segretario particolare Cantini Filippo
c/o Curia Arcivescovile – Via Altabello 6, Bologna
Pastorale per Rom, Sinti e Camminanti -  Fondazione Migrantes
Mons. Giancarlo Perego

All’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR
Via Largo Chigi 19, Roma - Direttore Marco De Giorgi
Avv. Simone Pacifici

All’Avvocato Immacolata Tropiano – Foro di Bologna

Alla Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza ECRI
Mr. Stefano Valenti
Al Gruppo Internazionale EveryOne
co-presidente Mr Roberto Malini
Al Consiglio d’Europa - Segretario generale questioni Rom
Mr Jeroen Schokkembroek
Assemblea Parlamentare sulla famiglia Consiglio d'Europa
Madame Liliane Maury  Pasquier
Alla Commissione Europea – Diritti e Cittadinanza
Madame Viviane Reading


Oggetto: Tentato sequestro e furto del bambino rom
ZLATAN SALKANOVIC, nato il 30 ottobre 2012 a Bologna

crimine commesso 
dai Servizi Sociali del Comune di Bologna

VIOLAZIONE CONVENZIONE DIRITTI DEL FANCIULLO
Legge n. 176 del 27 maggio 1991 – Ratifica ed esecuzione della Convenzione sui Diritti del Fanciullo – New York 20 novembre 2012

VIOLAZIONE della legge n. 184 del 4 maggio 1983
Sulla disciplina dell’adozione ed affidamento dei minori

Gentili istituzioni Internazionali e Nazionali, Ministri, Presidenti, Sindaci, Assessori, Monsignori, Commissari, difensori dei DIRITTI UMANI,  attraverso questa lettera voglio portarvi a conoscenza del tentativo di sequestro e furto del bambino rom, Zlatan Salkonovic, da parte dei Servizi Sociali del Comune di Bologna. Zlatan Salkanovic è nato a Bologna il 30 ottobre 2012, ore 16.45 c/o l’Ospedale di Sant’Orsola nel Comune di Bologna. La madre del bambino si chiama Brenda Salkanovic ed è nata a Bologna il 22 giugno 1996, il padre si chiama Ljubo Halilovic ed è nato a Faenza il 18 giugno 1992. Brenda e Ljubo provengono da famiglie con origine bosniaca ma, non sono mai stati neanche un giorno in Bosnia.  Il 15 giugno 2012 alle ore 15.49 a Bologna, negli uffici della Stazione dei Carabinieri di San Ruffillo, Brenda Salkanovic, accompagnata dal legale rappresentante dell’ Associazione Nazione Rom Marcello Zuinisi, denunciava l’aggressione e la violenza sessuale subita il giorno 13 giugno 2012 nei giardini di Via Torino da sconosciuti, l’aggressione e la violenza subita dal suo compagno Ljubo Halilovic e le violenze subite la notte tra il 13 e 14 giugno all’interno della Questura di Bologna.


Il 15 giugno 2012, sei deputati del Parlamento Italiano presentavano una interrogazione a risposta scritta al Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri sui fatti in narrativa. Ad oggi, non è stata ancora fornita una risposta.



 Bologna - Ljubo Halilovic e la sua famiglia Rom


Dal 14 giugno 2012, ad oggi, l’Associazione Nazione Rom, e gli stessi genitori di Zatlan Salkanovic hanno costantemente comunicato all’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali UNAR, al Contact Center, ed all’Avvocato Simone Pacifici innumerevoli violenze ed abusi subiti nella città di Bologna, compreso il sequestro di persona di Ljubo Halilovic, rinchiuso nei giorni 9, 10 ed 11 settembre 2012, in una cella di sicurezza della Questura di Bologna senza nessun motivo o provvedimento di Tribunale. Tenuto senza acqua e mangiare, minacciato la sera del 10 dagli agenti di polizia in turno di fratture di ossa e denti. 

 http://nazionerom.blogspot.it/2012/09/rombologna-gravissimo-abuso-di-polizia.html

L’Associazione Nazione Rom ha costantemente richiesto, al Comune di Bologna incontri ed avvio di procedure di tutela della giovane coppia attraverso lettere e telefonate. Il legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom Marcello Zuinisi ha ricevuto per questo motivo, minacce ed intimidazioni da parte del direttore del Quartiere di Navile di Bologna -  Andrea Cuzzani, ed è stato costretto a chiedere l’intervento della Polizia di Stato il 24 ottobre 2012, quando si è presentato negli uffici del dott. Domenico Pennizzotto in Via Sacileceto a Bologna.


24 ottobre 2012 - Quartiere Navile - Via Saliceto, Comune di Bologna
la volante (targa F8117) chiamata da Marcello Zuinisi,  legale rappresentante 
dell'Associazione Nazione Rom identifica Andrea Cuzzani Presidente del Quartiere


La vicenda della giovane coppia ha avuto un grande risalto mediatico sui giornali e radio locali. La stessa Chiesa Cattolica Italiana, Fondazione Migrantes, Pastorale per Rom, Sinti e Camminanti presieduta da Mons. Giancarlo Perego ha prestato ascolto e comprensione alla vicenda della famiglia Halilovic, sostenendo l’azione dell’Associazione Nazione Rom dall’ottobre del 2011.


La stessa Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa sugli Affari Sociali e la Famiglia  ha permesso all’Associazione Nazione Rom di partecipare attivamente al 5° Meeting Internazionale ed alla Campagna “One of Five” svoltosi a Firenze il 17 Novembre 2011 dove è stata adottata la Convenzione di Lanzarote e la campagna mondiale per fermare ed arrestare le violenze sessuali contro i bambini.


L’Associazione Nazione Rom, ha continuata a rivolgere ai Servizi Sociali del Comune di Bologna lo stesso 30 ottobre 2012 chiedendo l’attivazione di un percorso di protezione per la giovane coppia e continuando a chiedere al Governo Italiano ed al Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri un decreto legge di urgenza che garantisse a tutti i cittadini e minori, nati in Italia, di vedersi riconoscere il diritto di cittadinanza. 


27 giugno 2012 - Comune di Bologna - Ufficio Cittadinanza
Ljubo Halilovic, accompagnato dalla madre Jagoda Halilovic,
dal piccolo Braian e dal legale rappresentante dell'Associazione
Nazione Rom chiede il riconoscimento dei suoi Diritti. 
Ljubo è nato a Faenza il 18 giugno 1992


Nel pomeriggio del 31 ottobre 2012, si sono presentati, nell’Ospedale di Sant’Orsola delle Assistenti Sociali del Servizio Sociale di Via Castiglione 26 – Bologna. Queste, senza neanche rivolgersi ai Dottori, alle Ostetriche, al personale infermieristico si sono presentate davanti al letto dove si trovava Brenda Salkanovic che stava allattando il suo piccolo figlio Zlatan Salkanovic ed hanno strappato il bambino dalle braccia della madre chiedendoli di firmare dei fogli nei quali c’era scritto che lei prestava il suo consenso all’avvio delle procedure di affidamento ed adozione. Brenda si è rifiutata ed ha detto loro che lei ha partorito con dolore il suo bambino, lei ama il suo bambino, lei vuole crescere il suo bambino insieme al suo giovane compagno e marito (rito Rom) Ljubo Halilovic.

Le Assistenti Sociali hanno preso il bambino strappandolo dalle braccia della madre dicendogli “ti portiamo via il bambino” e “te devi andare in una comunità da sola”.
Il padre di Zlatan Salkanovic era presente alla scena ed è prontamente intervenuto denunciando ad alta voce il TENTATIVO DI SEQUESTRO E FURTO DI UN BAMBINO ROM. Le sue grida hanno fatto accorrere i dottori presenti. Questo hanno detto alle Assistenti Sociali come si permettevano di portare via un bambino ad una madre senza neanche assicurarsi delle condizioni di salute del piccolo.

Zlatan era stato auscultato dalla dottoressa in turno la sera del 30 ottobre. Zlatan ha un piccolo soffio al cuore e doveva essere sottoposto a nuove visite prima di dimetterlo. Il comportamento delle Assistenti Sociali è stata quindi irresponsabile ed ha messo a repentaglio la stessa sicurezza sanitaria del piccolo.

Il comportamento dei Servizi Sociali del Comune di Bologna sta violando la Convenzione dei Diritti del Fanciullo adottata dalle Nazioni Unite a New York il 20 novembre del 1989 ed adottata in Italia con la legge n. 176 del 27 maggio 1991. La Convenzione recita nel suo preambolo: “La famiglia deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere il suo ruolo nella collettività. Il fanciullo deve essere educato in famiglia nello spirito degli ideali della Carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, dignità, tolleranza, libertà, uguaglianza e libertà”. L’art 7 afferma il diritto al nome ed alla cittadinanza, all’appartenenza alla propria famiglia di origine. Art 9 diritto di non essere separato dai propri genitori. Art. 33, 34, 35 diritto di essere protetto contro ogni forma di violenza sessuale, contro il rapimento, la vendita o la tratta.


 Comune di Bologna - 27 giugno 2012
Marcello Zuinisi, Jagoda Halilovic, Ljubo Halilovic
ed il piccolo Braian  chiedono il rispetto dei Diritti Umani

Il comportamento dei Servizi Sociali del Comune di Bologna sta violando la legge n. 184 del 4 maggio 1983 che disciplina l’adozione e l’affidamento dei minori. E’ il Presidente della Repubblica Italiana ha promulgare che: Titolo 1 dell’Affidamento dei Minori Articolo 1 “il minore ha diritto di essere educato nell’ambito della propria famiglia”

Brenda Salkanovic, nell’atto di ingresso nell’Ospedale di Sant’Orsola ha comunicato alla Direzione Ospedaliera il proprio domicilio a Bologna: Via Protti n. 15 c/o Halilovic.
L’Appartamento di Via Protti n. 15 – Bologna è stato affittato direttamente da Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom (allegato). Da mesi stiamo chiedendo al Comune di Bologna di sostenere il nucleo familiare di Ljubo Haliulovic (padre), Brenda Salkanovic (madre), ed il piccolo Zlatan per poter avere un proprio appartamento dove vivere autonomamente. Attraverso il legale della famiglia, Avvocato Immacolata Tropiano avviato ogni tipo di azione giuridica per difendere ed affermare i diritti della giovane famiglia. Attraverso il Progetto “Casa della Pace e dell’Accoglienza nel Comune di Fosdinovo (Ms)” assicurare al capo-famiglia Rasim Halilovic un posto di lavoro a tempo indeterminato per affermare una indipendenza economica.


 Comune di Bologna - 2o giugno 2012
L'Assessore al Sociale Amelia Frascaroli discute
con Jagoda Halilovic sulla questione abitazione


Il padre di Zlatan, ha immediatamente informato i genitori di Brenda Salkanovic di quanto stava succedendo nell’Ospedale di Sant’Orsola a Bologna. Immediatamente giunti sul posto, i genitori di Brenda hanno deciso di far uscire la loro figlia ed il piccolo Zlatan al fine di garantirne l’incolumità da ulteriori tentativi di sequestro.

Attraverso questa lettera ci appelliamo al Ministero degli Interni al fine di assicurare a Zlatan ed i suoi genitori il Diritto di Cittadinanza, al Comune di Bologna perché permetta alla giovane coppia di sposarsi secondo il rito dello Stato Italiano, ai Servizi Sociali perché interrompano ogni ulteriore tentativo di sequestro di bambini rom, al Presidente del Tribunale di Bologna al fine di approfondire la collaborazione tra l’Associazione Nazione Rom e lo stesso Tribunale, alla Chiesa Cattolica di Bologna ed a Monsignor Ernesto Vecchi perché si affermi il principio del Vangelo e di Cristo e venga immediatamente concessa, temporaneamente, un appartamento alla giovane coppia, nell’attesa di regolarizzare ogni posizione giuridica. Agli organismi internazionali ed europei ad intensificare il controllo e monitoraggio sullo Stato italiano in relazione alla sottrazione illegittima dei minori rom alle proprie famiglie.


 La vita di Gesù è stata come un pane dato da 
mangiare a tutti quelli che aveva incontrato. 
Si è "spezzato" per tutti, senza risparmiarsi mai.


Raccogliamo e rilanciamo l’appello del Gruppo Internazionale EveryOne perché si formi urgentemente una COMMISSIONE di INCHIESTA INTERNAZIONALE che indaghi sul fenomeno della sottrazione illegale ed il rapimento dei minori rom alle loro famiglie di origine, ai loro padri ed alle loro madri e si interrompa questo CRIMINE CONTRO l’UMANITA’.

Chiediamo alle organizzazioni mondiali di tutela dei Diritti Umani, a tutte le organizzazioni della Società Civile Rom di sottoscrivere questa lettera e sostenere le ragioni ed il diritto dei bambini rom, delle madri rom, dei padri rom e dell’intera Nazione Rom.

Ricordiamo le parole del Presidente della Conferenza Episcopale Italiana CEI, Monsignor Angelo Bagnasco a Genova in occasione di una visita alle famiglie Rom di Bolzaneto:
“ Per voi la vita è sacra. Nella vostra comunità, tradizione, cultura - ha detto - i figli sono una grande ricchezza. “





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