mercoledì 4 aprile 2012

VERITA' e GIUSTIZIA per il POPOLO ROM - esposto presentato alla PROCURA DELLA REPUBBLICA

Milano 4 aprile 2012

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Dott. Giancarlo Caselli
Dott. Giuseppe Quattrocchi
Dott.sa Ilda Bocassini

oggetto: esposto querela/denuncia

DOSSIER sulla storia, gli affari, inganni e collusioni tra il Governo
le Amministrazioni Locali e la Camorra
contro il Popolo Rom



Il sottoscritto Zuinisi Marcello di professione Educatore Professionale, legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom, residente in Via XXV Aprile 61, (Sp) Domiciliato in Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms) identificatosi tramite documento di identità n° AR 5207074 rilasciato dal Comune di Amelia (Sp) il 29/06/2010

Oggetto:  esposto querela/denuncia
            

Spettabili Procuratori delle Repubblica.

Attraverso questa lettera voglio portarvi a conoscenza di gravi abusi istituzionali che si stanno verificando da anni nella città italiane  ai danni delle comunità rom.


Ricordando che in base alla normativa vigente i Sindaci sono responsabili della vita dei cittadini nei territori da loro amministrati.

Tutto quanto riportato nel Dossier  
 "sulla storia, gli affari, inganni e collusioni tra il Governo le Amministrazioni Locali e la Camorra"

lo scrivente dichiara di proporre

denuncia querela

nei confronti di tutti coloro che saranno individuati ed identificati dalla S.V. Illustrissima, per tutti quei fatti di rilevanza penale che la S.V. dovesse ravvisare nei fatti di cui in narrativa, per i quali essa fosse condizione necessaria per la procedibilità, così manifestando la propria volontà perché si proceda penalmente nei confronti dei suddetti così come individuati ed identificati.

Facciamo sin da ora espressa riserva di costituirci parte civile per le restituzioni ed il risarcimento dei danni nel procedimento penale che la S.V. illustrissima dovesse ritenere di instaurare, nominando quale proprio difensore, ai sensi dell’art. 101 c.p.p. l’Avv. Gianni Mannucci del Foro di Firenze, con studio in Firenze, Via Stradivari nr. 23, presso il quale eleggo domicilio.

Ai sensi dell’art. 408 c.p.p. chiedono di essere informati di un’eventuale richiesta di archiviazione, anche parziale, nonché dell’eventuale proroga del termine di indagine ex art. 406 c.p.p.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 459, comma primo, c.p.p., formulano sin da ora opposizione all’eventuale definizione del procedimento con decreto penale di condanna.


Con osservanza.

Cordiali saluti

Marcello Zuinisi
Educatore Professionale
Legale rappresentante
Associazione Nazione Rom
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
tel +39 3209489950  +39 3281962409
email operanomadi.toscana@hotmail.it
          nazione.rom@gmail.com
web http://nazionerom.blogspot.com
 
REPORT sulla storia, gli affari, inganni e collusioni tra il Governo le Amministrazioni Locali e la Camorra


REPORT  sulla storia, gli affari, inganni e collusioni tra il Governo
le Amministrazioni Locali e la Camorra

12 maggio 2008

Napoli -  Flora Martinelli accusa Angelica V. (15 anni di origini slave) di avergli voluto rubare la figlia di sei mesi: "Quando l'ho vista per le scale con la mia bambina l'ho inseguita e gliel'ho strappata di mano. Non potrò mai dimenticare, i rom sono cattivi. Se ne devono andare via" 


Il Gruppo Internazionale EveryOne (fonte ufficiale per la Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza – ECRI) denuncia: "Il Gruppo EveryOne ha indagato accuratamente sull'evento che ha scatenato una vera e propria caccia al Rom, che da Napoli si è diffusa a macchia d'olio in tutta Italia. Il caso di Angelica, ragazza Rom accusata del tentato rapimento di una bambina di sei mesi avvenuto a Napoli, nel quartiere Ponticelli, è una montatura. La testimonianza di Flora Martinelli, la madre della bambina, del padre di lei Ciro e dei loro vicini di casa è falsa.


13 maggio 2008
 
Un’ondata di violenza razzista scatena l’inferno sui Rom che vivevano nel quartiere Ponticelli a Napoli. I loro campi, i cui occupanti erano già stati identificati negli anni dalla polizia, vengono messi a ferro e fuoco dagli abitanti del quartiere. http://www.youtube.com/watch?v=aB4UE0NW69U&feature=related
A guidare il POGROM  vengono ripresi pregiudicati affiliati del clan Sarno. Tra le persone arrestate per i disordini figurano infatti mogli di camorristi e vari affiliati ai clan con pesanti precedenti penali. La rivolta  contri i Rom  nasconde un’operazione di speculazione immobiliare: i terreni incendiari sono inclusi in un piano urbanistico e, subito dopo l’incendio, molte offerte vengono avanzate per costruirci palazzi, appartamenti, una scuola e un ospedale. Un finanziamento di 7 milioni di euro era già disponibile ad una condizione: i lavori dovevano cominciare entro agosto 2008 altrimenti i soldi sarebbero andati persi. All’azienda che si era aggiudicata  l’appalto  qualche tempo dopo viene revocato per “sopraggiunta interdittiva antimafia”.Flora Martinelli era già stata condannata in passato per “falso ideologico” da un Tribunale.

21 maggio 2008

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed il Ministro degli Interni Roberto Maroni con Decreto Legge  dichiarano lo “stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi». Nel Decreto Legge le famiglie rom sono descritte come  “turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica” dando mandato ai Sindaci ed ai Prefetti di sgomberare violentemente centinaia di insediamenti spontanei. E’ la prima volta dal 1930 che lo Stato Italiano applica una legge razziale con specifico riferimento ad una minoranza etnica: il popolo rom. Il Decreto Legge affida poteri speciali ai Prefetti per intervenire sugli insediamenti spontanei abitati dalle famiglie rom. Le disumane condizioni di vita di alcune migliaia di cittadini, la loro esclusione sociale determinate da un apartheid storico diventano per legge un problema di “ordine pubblico”

Dal 21 maggio 2008 al 3 aprile 2012 sono almeno 1500 gli sgomberi delle famiglie rom avvenuti nelle principali città italiane. Nessuna alternativa viene concessa alle famiglie. Le violazione delle direttive europee 2004/38/Ce e 2000/43/Ce sistematiche e quotidiane.


11 gennaio 2009

Il Tribunale dei Minori di Napoli  presieduto dal giudice dott.ssa Cirillo condanna  Angelica V. a tre anni e sei mesi di reclusione per sequestro di persona. Si tratta della prima condanna di una minore per un reato del genere in Italia.

L’Avvocato della Difesa Cristian Valle denunciò un clima processuale particolarmente pesante. Prima e durante il processo la minore non ha ricevuto nessuna visita di amici o parenti.
http://italiadallestero.info/archives/3602
Il giudice chiedeva ad Angelica V. di parlare. La minore diceva in un italiano stentato: «Signor giudice, io non ho preso la bambina, sono entrata nel cancello ma poi basta, non sono salita», trattenendo a stento un pianto soffocato. Venne formulata anche un’eccezione di carattere procedurale perchè: «gli atti comunicati alla minore non erano stati tradotti nella sua lingua d’origine». L’eccezione venne respinta in quanto, a parere del collegio, la minore intendeva perfettamente la lingua italiana. L’avvocato chiese anche l’eventuale ammissione alla messa alla prova che prevede un percorso di reinserimento sociale con attività di volontariato. Anche questa richiesta venne respinta, perché il Tribunale la concede solo in caso di confessione dell’imputato.

25 gennaio 2011

La Commissione Europea Giustizia apre una procedura di indagine sullo Stato Italiano a seguito delle denuncie e della documentazione presentata dall’Associazione Nazione Rom (opera nomadi toscana). L’indagine con protocollo CHAP 0405(2010) per la violazione delle direttive europee 2004/38/Ce e 2000/43/Ce. Nella denuncia vengono riportate le condizioni di apartheid, di violenza, le espulsioni illegali di cittadini europei, i pogrom, le deportazioni, l’esclusione sociale ed estrema marginalizzazione subite dalla popolazione Rom in Italia.

7 settembre 2011

Thomas Hammarberg Commissario Europeo per i Diritti Umani denuncia un clima di razzismo e violenza istituzionale contro Rom ed Immigrati all’interno dello Stato Italiano.



22 settembre 2011

Si tiene a Strasburgo il Summit dei Sindaci sulla “questione rom”. 



I delegati, tra cui l’Associazione Nazione Rom,  affermano: “ribadiamo la nostra ferma convinzione che il futuro della società europea democratica richiede l'inclusione e la partecipazione di tutti gli europei, compresi i Rom, nella costruzione della democrazia e della vita.”




10 novembre 2011  

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi nomina l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali UNAR ed il suo direttore Massimiliano Monnanni come Punto di Contatto Nazionale PCM alla Commissione Europea in relazione alla comunicazione n. 173/2011 che chiede l’attuazione di una strategia di inclusione sociale per i rom.

12 novembre 2011    Il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi si dimette.

13 novembre 2011    Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti viene incaricato premier.

I6 novembre 2011

Il Consiglio di Stato accoglie un ricorso presentato dalle Associazioni ERRC21 Luglio e due cittadini Rom. Con sentenza 6055 decreta come illegittimo il Decreto Legge “emergenza nomadi” emesso il 21 maggio 2008 dall’ex  Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed ex Ministro degli Interni Roberto Maroni.

10 dicembre 2011

A Torino, Quartiere della Continassa, un altro POGROM contro la popolazione Rom distrugge con le fiamme le abitazioni delle famiglie.  http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-12-11/raid-roghi-campo-torino-153803.shtml?uuid=Aa4LOLTE

La Procura della Repubblica rappresentata dal PM Giancarlo Caselli e dal PM Laura Longo arrestano alcuni italiani con l’accusa di: ODIO RAZZIALE 


31 gennaio 2012

Lo Stato Italiano viene condannato dal Consiglio d’Europa per aver violato l’articolo 31 comma B della Carta dei Diritti Sociali  in relazione alla mancanza di politiche di inclusione sociale e diritto alla casa per homeless e famiglie rom.

15 febbraio 2012 

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella persona del Presidente del Consiglio Mario Monti, il dipartimento della Protezione civile, il ministero dell’Interno e le Prefetture di Roma, Napoli e Milano rappresentati e difesi dall’Avvocatura generale dello Stato presentano ricorso alla alla Corte suprema di Cassazione per ripristinare il decreto legge “emergenza nomadi”. La notizia viene data solo il 2 aprile 2012 aspettando la partenza della Vice Presidente Commissione  Europea Giustizia Viviane Reading giunta in Italia per verificare le reali e concrete applicazioni della Strategia di Inclusione Sociale per il popolo Rom per evitare dubbi ed interrogativi.



21 febbraio 2012

Lo Stato Italiano viene condannato dalla Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza – ECRI (IV rapporto)  per i trattamenti disumani ai quali sono state sottoposte le famiglie Rom, gli immigrati e tutte le categorie vulnerabili fino al 22 giugno 2011. Il Gruppo Internazionale EveryOne viene considerato fonte ufficiale per l’ECRI. Il rapporto evidenzia come l’UNAR non sia un organismo indipendente dal Governo e la necessità di permettere una effettiva indipendenza ed autonomia politica ed economica dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.


24 febbraio 2012

Lo Stato Italiano viene condannato dalla Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo per respingimenti ed espulsioni di massa commesse nel 2009. La sentenza definitiva è per aver violato il diritto degli esseri umani a non essere sottoposti a tortura o trattamenti umani degradanti. In 60 anni di vita è la seconda volta che uno Stato membro del Consiglio d’Europa viene condannato per questa violazione.

24 febbraio 2012

Il Consiglio dei Ministri approva la Strategia di Inclusione Sociale per Rom, Sinti e Camminanti. Nella Strategia consegnata alla Commissione Europea dal Ministro all’Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi viene indicato l’UNAR come Punto di Contatto Nazionale. Nel documento viene affermato che l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali ha nei fatti una indipendenza dal Governo e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.


16 marzo 2011

Il CERD Comitato per l’Eliminazione delle Discriminazioni Razziali – ONU pubblica le sue raccomandazioni al Governo ed allo Stato Italiano. Le maggiori e più puntuali osservazioni e raccomandazioni del  Comitato ONU sono state rivolte alla grave situazione di discriminazione e segregazione cui sono vittime gli appartenenti ai gruppi etnici Rom e Sinti. In relazione alla tutela antidiscriminatoria, il Comitato  raccomanda dunque una più stretta collaborazione tra UNAR ed organizzazioni non governative nell’assistenza alle vittime di discriminazione e invita le autorità italiane a rivedere il sistema di registrazione delle associazioni legittimate ad agire nelle cause anti-discriminazione messo in atto con il d.lgs. n. 215/2003, nonché ad introdurre misure che consentano un più facile accesso alla giustizia per le vittime di discriminazione, in campo civile e penale. Riguardo alle misure e agli istituti nazionali di tutela contro le discriminazioni, si chiede una marcata indipendenza dell’UNAR quale autorità nazionale anti-discriminazioni razziali, il  Comitato raccomanda alle autorità italiane di coinvolgere le organizzazioni della società civile nell’iter  della legge istitutiva del  Comitato nazionale per i diritti umani, affinché tale istituzione effettivamente ottemperi ai requisiti di indipendenza previsti nei Principi di Parigi, e come richiesto dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite n. 48/134 dd. 20.12.1993.
29 marzo 2012

Alla Camera dei Deputati si tiene un incontro tra la Società Civile Rom il Ministro all'Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi, il Presidente della Camera Gianfranco Fini, il Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Pietro Marcenaro e la Vice Presidente della Commissione Europea Giustizia Viviane Reading sulla “questione rom”

L'Associazione Nazione Rom nel corso dell’incontro consegna una lettera al Presidente Gianfranco Fini, al Ministro Riccardi, al Senatore Marcenaro  nella quale si denuncia l'ipocrisia dei comportamenti del Governo Italiano.  Si è portata una Strategia Nazionale alla Commissione Europea nella quale di afferma di voler affermare i diritti umani della popolazione rom quando nella realtà nulla è cambiato:  la persecuzione e l'esclusione della Popolazione Rom continuano ogni giorno

REPORT INCONTRO 

2 aprile 2012 

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella persona del Presidente del Consiglio Mario Monti, il dipartimento della Protezione civile, il Ministero dell’Interno Anna Maria Cancellieri e le Prefetture di Roma, Napoli e Milano rappresentati e difesi dall’Avvocatura generale dello Stato presentano ricorso alla alla Corte Suprema di Cassazione per ripristinare il decreto legge del 21 maggio 2008 “emergenza nomadi” varato dall’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dall’ex Ministro Maroni.  


Nella Strategia UNAR – Punto di Contatto Nazionale consegnata alla Commissione Europea si afferma di “avviare una strategia che possa guidare nei prossimi armi una concreta attività di inclusione dei Rom superando definitivamente la fase emergenziale” degli anni passati.

Nelle motivazioni portate alla Corte Suprema di Cassazione si afferma di voler ripristinare il decreto legge “l’emergenza nomadi” ed annullare la decisione del Consiglio di Stato per  “eccesso di potere giurisdizionale per esercizio del sindacato di legittimità esteso alle valutazioni di merito riservate all`autorità amministrativa”.
Per il governo il Consiglio di Stato avrebbe «sconfinato nella sfera del merito» in quanto - si legge - «la Dichiarazione dello stato di emergenza ex art.2 della legge 225/1992 è un atto di alta amministrazione». Gli atti di «alta amministrazione» sono atti formalmente amministrativi ma - come ci spiega il legale - «caratterizzati da alta discrezionalità in quanto considerati anello di congiunzione tra la fase di programmazione politica e l`attività di gestione amministrativa».

In altre parole il Governo vuole legittimare agli occhi della Commissione Europea l’operato dei Sindaci e dei Prefetti per continuare indisturbati a sgombrare le famiglie rom, espellerle, confinarle nell’Apartheid dei “campi nomadi”.

Il Ministro all’Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi ed i suoi portavoce affermano che il ricorso è «di natura tecnica e non politica». 


Massimiliano Monanni direttore dell`Unar giustifica le scelte del Presidente del Consiglio dei Ministri: «C'è da una parte il problema dei Prefetti  che il decreto sull'emergenza Rom del Governo Berlusconi, del 2008, aveva nominato commissari per l'emergenza. L'altro nodo è più generale, ed è che il Governo rivendica il diritto-dovere di poter valutare volta per volta se ci sono i presupposti per dichiarare una emergenza: la sentenza del Consiglio di Stato andrebbe a ledere questa prerogativa». «Da un punto di vista politico - ribadendo quanto affermato in proposito dal portavoce del ministro Riccardi - questo Governo considera superata l'emergenza Rom, grazie alla Strategia nazionale appena varata e inviata alla Commissione europea, che proprio in questi giorni darà il suo parere».  C'è poi il problema delle risorse. L'emergenza nomadi era stata finanziata con 100 milioni di euro. Una metà di questo stanziamento non è stata impiegata. In particolare, 17 milioni non sono ancora stati utilizzati e Riccardi vuole usarli per i piani locali di inclusione previsti dalla Strategia nazionale. Altri 33 milioni sono già impegnati per progetti legati all'emergenza che però non sono stati ancora avviati, e sui quali il Ministero per l'Integrazione intende verificare se sono in coerenza con la Strategia nazionale; in caso contrario, spiega Monnanni, saranno dislocati su altre finalità

 http://www.entilocali.ilsole24ore.com/art/welfare-e-anagrafe/2012-04-02/governo-ricorso-cassazione-decisione-180514.php?uuid=Abp7LtHF


Ad oggi, tecnicamente, il Governo Italiano ha speso 50 milioni di euro per attuare 1500 sgomberi.
I cittadini rom in stato di assoluta marginalità sono in Italia non più di 30.000.  Ogni giorno in Italia la società civile rom continua a subire una politica di sgomberi forzati, violenza, razzismo, deportazioni,  umiliazioni, espulsioni illegittime di cittadini comunitari. Questa è la verità!

questa è la tecnica politica per continuare ad alimentare l’APARTHEID del POPOLO ROM.

Nelle Amministrazioni Comunali di Roma, Milano, Firenze e molte altre le famiglie rom vengono cacciate, le umili abitazioni distrutte, non si offrono alternative. Le Amministrazioni sostengono di offrire una alternativa ma questo non è vero: le uniche alternative offerte sono quelle di dividere le famiglie rom, le donne ed i bambini dai padri e dai mariti, separare le madri dai figli.

3 aprile 2012

Il Prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi  convoca per questa mattina a Palazzo Diotti il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza mettendo all'ordine del giorno solo gli «insediamenti abusivi di nomadi e i problemi di sicurezza». Al tavolo Comune, Provincia, comandante dei carabinieri e dei vigili, Questore, Guardia di finanza. Il presidente Guido Podestà ha delegato l'assessore provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini. C'è bisogno, ha scritto Bolognini al sindaco Giuliano Pisapia nell'ennesima richiesta di sgombero urgente. Il mese scorso nella zona di via Airaghi, al confine con Settimo Milanese, dove i rom si sono insediati con baracche e tende a ridosso della tangenziale est. Presi d'assalto, «ville, box, distributori di benzina» le grosse quantità di rifiuti - «l'area è una discarica a cielo aperto» Si minacciano azioni violente contro la popolazione rom «iniziano a manifestare di fronte al clima di illegalità un preoccupante nervosismo che potrebbe sfociare in gesti di vendetta personale, per questo è necessario che l'area sia liberata»


Prefetto di Milano Gian Valeri Lombardi

Il quotidiano il Giornale scrive: "invasione di rom e lavavetro. Il Prefetto lancia l'allarme"
http://www.ilgiornale.it/milano/invasione_rom_e_lavavetri_e_prefetto_lancia_lallarme/04-04-2012/articolo-id=581412-page=0-comments=1

4 aprile 2012

MILANO - Un vasto incendio ha completamente distrutto
il campo rom  tra via Bonfadini e via Sacile a Milano.


Il Campo Rom di Via Bofaldini è stato dato alle fiamme.
La testimonianza diretta ed oculare dell'Human Rights Defender Poul Polaski.

http://milanoinmovimento.com/milano/campo-rom-di-via-sacile-bonfadini-incendio-doloso-la-testimonianza-video-di-paul-polansky

L'incendio è scoppiato dopo le 6.30 e sul posto sono intervenuti 9 mezzi dei vigili del fuoco e la polizia. 
 Milano - Via Bonfadini
L'intero accampamento, una quarantina di baracche su un'area di circa 800-1000 mq, è andato distrutto. Il campo di via Bonfadini, occupato abusivamente, si trovava in un'area destinata a lavori pubblici che doveva essere sgomberata perché interessata dal prolungamento della strada Paullese e di un condotto fognario. http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_aprile_4/incendio-campo-rom-bonfadini-distrutto-2003955431731.shtml

Famiglie Rom sgombrate da Via Bofandini


L’ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM  - CHIEDE

Alla Direzione Nazionale Antimafia DNA di avviare una indagine sui legami tra le organizzazioni criminali mafia, camorra, indrangheta le Amministrazioni Locali ed il Governo Centrale. Nel 2008 a Napoli è stata la camorra ad organizzare i roghi dei campi rom a Ponticelli. Da quei fatti nacque il “piano emergenza nomadi” varato dall’Ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. 

La criminale gestione dei rifiuti da parte del Governo di Silvio Berlusconi nella città di Napoli ha portato la Commissione Europea all’apertura di una procedura di infrazione contro lo Stato Italiano.


Quella gestione era affidata a famiglie camorriste che hanno utilizzato i Campi Rom come una discarica a cielo aperto. Le indagini aperte dalla Direzione Distrettuale Antimafia e la  Procura della Repubblica di Cagliari evidenziano come i rifiuti prodotti dagli IMPRENDITORI ITALIANI vengano scaricati nei campi abitati dalle famiglie Rom.


Lo stesso Steno Marcegaglia padre del Presidente della Confidustria Italiana Emma Marcegaglia risulta essere indagato per illeciti riguardanti il trasporto e lo smaltimento illegale di tonnellate di rifiuti.


Non sono le famiglie rom ad essere sporche. Sono gli imprenditori, la criminalità organizzata e le sue collusioni con settori dello Stato ad alimentare e produrre la sporcizia ed i roghi dei campi Rom.

L’ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM  - CHIEDE

Al Governo ed al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti di ritirare immediatamente il ricorso tecnico/politico presentato alla Corte Suprema di Cassazione.

Al Governo ed al Presidente del Consiglio dei Ministri di applicare concretamente la Strategia di Inclusione per Rom e Sinti attraverso un dialogo continuo con la Società Civile Rom come suggerito dalla Commissione Europea con lettera del  24 ott. 2011 con protocollo Just/D4-IN/st/ Ares (2011) n° 1133029

Al Governo ed al Presidente del Consiglio dei Ministri di riconoscere il
CONSIGLIO NAZIONALE ROM ed il suo statuto 


Al Governo ed al Presidente del Consiglio dei Ministri di accettare i suggerimenti per una Strategia di Inclusione Sociale della Popolazione Rom suggeriti  al Tavolo Interministeriale Permanente il 24 febbraio 2012 dalla Società Civile Rom, dalle Federazioni e dall’
ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
 

Le nostre proposte sono sostenuta e condivise dalla più importante organizzazione rom presente a livello mondiale: la UNION ROMANI.


Al Governo ed al Presidente del Consiglio dei Ministri di rendere l’UNAR completamente autonomo dalla struttura governativa adempiendo in modo regolare alla direttiva 2000/43/Ce in relazione alla quale l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali è nato. L’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’ex Ministro degli Interni Roberto Maroni hanno nei fatti imposto all’UNAR una strutturazione sotto il controllo della Presidenza del Consiglio dei Ministri nella quale è collocato ancora oggi.  

La sottomissione dell’UNAR alla Presidenza del Consiglio dei Ministri è stata decisa per impedire la nascita di un effettivo OSSERVATORIO SULLE DISCRIMINAZIONI RAZZIALI che contrasse le politiche apertamente razziste contro i rom e gli immigrati volute dalle scelte politiche dell’esecutivo PDL – LEGA NORD.


L’ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM  - CHIEDE

Una Commissione Internazionale composta da persone integerrime ed incorruttibili che faccia piena luce sui crimini antirom commessi dallo  Stato Italiano ed in Europa dal 1930 ad oggi.  Chiediamo un Tribunale Internazionale che processi l’olocausto rom, i carnefici, i razzisti ed i nazisti. Chiediamo la fine del Porrajmos

L’Olocausto Rom, il PORRAJMOS non è stato mai processato da nessun Tribunale Nazionale o Internazionale. Un crimine non processato è un crimine impunito. Il Porrajmos sta continuando ogni giorno. La società civile rom è esclusa concretamente dalle politiche dei Sindaci. La società civile rom vive senza acqua, luce, servizi igienici. In Italia le famiglie rom vivono come nel medioevo. Sono 30.000 i cittadini rom che vivono in Italia nella estrema marginalità.


L’ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM  - CHIEDE

Al Governo, al Presidente del Consiglio dei Ministri , ai Sindaci di tutte le città Italiane
IL RISPETTO DELL’UNITA DELLA FAMIGLIA. In Italia, in alcuni Comuni come a Firenze è la stessa Chiesa Cattolica attraverso la Caritas ha gestire in cambio di ampi finanziamenti le strutture di accoglienza dove le famiglie vengono separate. Per un rom la famiglia è il centro della vita. Le famiglie vanno mantenute unite, integre e con loro i valori umani.

L’apertura immediata di case della pace e dell’accoglienza in ogni città italiana dove le famiglie rom possono trovare una protezione sociale, un tetto, una difesa dei diritti umani.

Chiediamo agli Enti Locali di avviare Politiche di Housing Sociale seguendo gli esempi del Comune di Settimo Torinese (Dado) e Messina (Casa e/è Lavoro)


L’ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM  - CHIEDE

Alla Commissione Europea la chiusura dell’indagine aperta il 25 gennaio 2011 con protocollo CHAP 04005 (2010) e l’apertura della procedura di infrazione. Il fine della richiesta è di carattere educativo verso le istituzioni italiane. Quando si sbaglia, quando si violano i diritti umani bisogna essere coraggiosi ed ammettere le proprie responsabilità. La mancanza di responsabilità produce solo una politica di immagine da fornire alle istituzioni mondiali ed europee, una politica di ipocrisia. 

Basta voltare la carta e dietro l’immagine la realtà e la verità.

Chiediamo la difesa e l’affermazione dei diritti umani per rom ed immigrati.



ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
tel +39 3209489950 +39 3281962409

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