lunedì 9 aprile 2012

PISA - Rom vittime di razzismo ed intolleranza Lettera al Sindaco Marco Filippeschi ed alla Regione Toscana

Pisa 9 aprile 2012 - ex convento dei "Frati Bigi"
Petriu Traiana Iulian del Consiglio Famiglie Rom di Pisa “Frate Bigi”con la moglie. i figli
e Marcello Zuinisi legale rappresentante dell' Associazione Nazione Rom

PISA - Rom vittime di razzismo ed intolleranza
Lettera al Sindaco Marco Filippeschi ed alla Regione Toscana


PISA 9 aprile 2012


Venerdi 7 aprile 2012 il Comune di Pisa ha condotto una operazione di sgombero con metodi violenti e razzisti di intere famiglie di etnia rom presenti da anni sul territorio amministrato dal Sindaco Marco Filippeschi (Partito Democratico). Decine di cittadini europei ed extracomunitari sono state allontanati con la forza dall’ex convento “Frati Bigi” dove avevavo trovato riparo da agosto a seguito della distruzione delle proprie abitazioni dal campo di Cisanello e successivamente dalla struttura Asl di Via Rosellini. Durante il venerdi santo della passione le famiglie rom sono tornate nuovamente nell’ex Convento dei “Frati Bigi” dove si trovano in questo momento.


Le famiglie, tra cui numerose donne con bambini, hanno denunciato ai giornalisti ed agli Human Rights Defender le umiliazioni, aggressioni e maltrattamenti subite dal Vice Comandante della Polizia Municipale di Pisa Paolo Migliorini http://www.youtube.com/watch?v=dKzj8-WinSU




 Pisa 7 aprile 2012 - le famiglie rom vengono sgombrate da Via Rosellini


Nel periodo di agosto 2011 sono stati 13 gli sgomberi in aperta violazione delle direttive europee 2000/43/Ce e 2004/38/Ce eseguiti dal Comune di Pisa e dalla Polizia Municipale.  


Gli appelli al rispetto della dignità umana delle organizzazioni EveryOne, Nazione Rom, Africa Insieme, Partiti Politici, Centri Sociali, Sacerdoti e semplici cittadini non vennero ascoltati. 


Gli inviti rivolti al Sindaco ed all’Assessore al Sociale Maria Paola Ciccone di partecipare al Summit dei Sindaci sulla “Questioni Rom” organizzato dal Consiglio d’Europa a Strasburgo il 22 settembre fu ignorato.
    


 Strasburgo 22 settembre 2012 - Summit dei Sindaci - "Questione Rom"


Il 21 novembre 2011 la Regione  Toscana ha affidato al Comune di Pisa con delibera n.1009 la cifra di 400.000 euro “per interventi a favore del popolo rom e sinto”.

L’Assessore al Welfare della Regione Salvatore Allocca http://www.youtube.com/watch?v=b6aYIVlKKV4  ha condiviso nella Conferenza di Pisa (9 novembre 2011) con l’Assessore al Sociale del Comune di Pisa Maria Paola Ciccone http://www.youtube.com/watch?v=fJ14A-ViNc4  la strutturazione di una Cabina di Regia per avviare progetti di inclusione per la popolazione rom. http://www.comune.pisa.it/consiglio/doc/08-11-2011-presenza-dei-campi-rom-a-pisa.htm


Concretamente, le famiglie rom in questi mesi non hanno ricevuto nessun tipo di sostegno ne dal Comune di Pisa ne dalla Regione Toscana. Alcune furono obbligate ad accettare il piano di “rimpatri assistiti”. L’esperienza di Quaracchi a Sesto Fiorentino ha dimostrato essere politica ampiamente fallimentare. Altre trovarono riparo nel Comune di San Giuliano Terme.



Il 24 febbraio 2012 il Consiglio dei Ministri ha approvato la Strategia di inclusione per Rom, Sinti e Camminanti e consegnato il piano alla Commissione Europea. Il Ministro all’Integrazione e Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi ha descritto il Popolo Rom, nel suo discorso tenuto alla Camera dei Deputati il 30 marzo 2012, di fronte alla Commissione Europea (Vice Presidente Commissione Europea Giustizia Viviane Reading) ed alla Società Civile Rom, come il più perseguitato in Europa dalle politiche razziste. Il Presidente della Camera Gianfranco Fini ha affermato ''La condizione dei Rom e' un banco di prova imprescindibile del reale rispetto del divieto di ogni discriminazione etnica, razziale o religiosa che costituisce un principio fondamentale dell'Unione europea, espressamente richiamato nella Carta europea dei diritti fondamentali''



La Strategia prevede il completo coinvolgimento della società civile rom nei percorsi di inclusione sociale e la predisposizione di tavoli di confronto con le istituzioni a livello regionale e comunale.
Gli accordi sono stati sottoscritti da rappresentanti della Conferenza delle Regioni e dalla stessa Anci. L’Associazione Nazione Rom partecipa alla strategia nazionale di inclusione per Rom, Sinti e Camminanti.


 Il nostro Statuto CONSIGLIO NAZIONALE ROM prevede l’auto-rappresentanza di ogni famiglia nei confronti delle istituzioni locali, regionali e nazionali nella piena e coerente applicazione degli accordi sottoscritti tra lo Stato Italiano e la Commissione Europea.


Dopo lo sgombero le famiglie hanno trovato nuovamente riparo nella struttura denominata “Frati Bigi”. Lo stesso rappresentante del Comune di Pisa Simone Consani (ASL – Città Sottili) è stato costretto ad ammettere alle telecamere dei giornalisti di conoscere professionalmente le famiglie.

L’ 8 aprile 2012, in occasione della Giornata Internazionale della Popolazione Rom, il DEVIS ROMANI’, coincidente quest’anno con la Pasqua Cristiana si è tenuta un CONSIGLIO CITTADINO  ROM con le famiglie  all’interno della struttura “Frati Bigi” di Pisa. Contemporaneamente a Londra, la Società Civile Rom ha organizzato una manifestazione. I difensori dei diritti umani hanno consegnato un appello all’Ambasciata Italiana nel quale si chiede VERITA’ e GIUSTIZIA e la fine della PERSECUZIONE RAZZIALE dei ROM in ITALIA.


8 Aprile 2012 - Ambasciata Italiana di Londra


Il CONSIGLIO  ROM ha emanato questo appello e la proposta di apertura di un Tavolo Comunale per l’Inclusione Sociale della Popolazione nella Città di Pisa  richiesto con determinazione alle Istituzioni  (Provincia, Comune, Prefettura, Questura, Regione e Governo).

Siamo coscienti e consapevoli di occupare attualmente una struttura dismessa di proprietà pubblica. L’occupazione è la conseguenza della distruzione con le ruspe delle nostre abitazioni da parte dell’Amministrazione comunale nel mese di agosto. Abbiamo numerosi bambini e bambine a cui il nostro dovere di genitori obbliga di assicurare una abitazione per proteggere dal freddo, dalla pioggia, dalla violenza, dal razzismo nell’affermare dei DIRITTI UMANI.

Con questa lettera portiamo a conoscenza l’Amministrazione ed il Sindaco Aldo Filippeschi di essere genitori, cittadini responsabili e lavoratori. Molti di noi, al pari di molti cittadini italiani svolgono lavori saltuari e precari ed il nostro salario non ci consente al momento, di acquistare un appartamento, accedere ad un mutuo o pagare un affitto esoso. Siamo disponibili ad aprire un dialogo tra pari con la vostra Amministrazione nella ricerca di un percorso di cittadinanza attiva, inclusione abitativa, scolastica, lavorativa e di protezione sanitaria.

Alcuni Comuni italiani attraverso politiche abitative di housing sociale hanno avviato buone prassi riconosciute ed apprezzate a livello europeo. A Messina attraverso il progetto casa e/è lavoro ed a Settimo Torinese (To) attraverso il progetto Dado. Questi progetti garantiscono un alto livello di inclusione e spese ridotte per le Amministrazione con  risultati durevoli e stabili nel tempo.


Suggeriamo all’Amministrazione di adottare questa concreta politica di inclusione abitativa per le famiglie rom, per le famiglie extracomunitarie e per le famiglie italiane.


SIAMO A RICORDARE che il paventato sgombero dall’attuale abitazione con la mancanza di una alternativa abitativa che garantisca l’unità familiare ad ognuno di noi è una violazione della direttiva europea sulla non discriminazione 2000/43/Ce. Siamo a ricordare inoltre di appartenere al genere umano. Ognuno di noi ha diritto ad una abitazione. I nostri bambini non sono animali che possono adattarsi a vivere in un bosco, sulle sponde di un fiume senza un tetto sulla testa.


SIAMO A RICORDARE di appartenere all’ETNIA ROM, prima minoranza etnica dell’UE.


SIAMO A RICORDARE che la nostra etnia al pari della popolazione ebraica è stata vittima di un tentativo di sterminio etnico da parte del Nazismo e dello stesso Fascismo Italiano. Siamo a ricordarle che il l’Olocausto Rom si chiama PORRAJMOS e che, ad oggi, ne lo Stato Italiano ne alcun Tribunale Internazionale ha mai condannato questa atrocità ne risarcito in alcun modo il nostro popolo per il male subito, per l’annientamento dei nostri nonni, per le umiliazioni, le offese, le violenze, il razzismo.  

Il PORRAJMOS è una VERGOGNA per l’intera umanità

Con la presente siamo a richiedere urgentemente la convocazione di un Tavolo Regionale e Locale di inclusione per la popolazione rom con il coinvolgimento dell’UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (referente per la Regione Toscana – Unar dott. Matteo Dottorini) e della Società Civile Rom in rispetto del quadro Ue come da lettera ricevuta  dal Capo Unità Lina Papamichalopoulou – Commissione Europea Unità D4 il 24 ottobre 2011 con protocollo JUST/D4 – In/st/ Ares (2011) 1133029

La presente lettera sarà inoltrata alle Autorità Nazionali, Europee ed Internazionali: Commissione Europea Giustizia, Consiglio d’Europa, Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza ECRI, CERD – Onu, UNAR, Consiglio dei Ministri, Regione Toscana, Provincia e Comune di Pisa.

In attesa delle vostre considerazioni e decisioni porgiamo rispettosamente distinti saluti.


per il Consiglio Famiglie Rom di Pisa “Frate Bigi”
Petriu Traian Iulian  

Per l’Associazione Nazione Rom
il legale rappresentante Marcello Zuinisi



ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Via Ricortola 166, Marina di Massa (Ms)
tel +39 3209489950 +39 3281962409

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